Terminati gli intralci burocratici che hanno ritardato fino ad ora l’abbattimento della Vela Verde di Scampia. L’ultimo ok è arrivato dall’ASL, che ha bonificato la Vela dalla presenza di amianto. Demolizione prevista a metà Febbraio.
Dopo mesi di attese e ritardi, sarà game over per la Vela Verde (indicata come Vela A) di Scampia, da anni abitata abusivamente. L’iter burocratico alla fine è giunto al termine e non dovrebbero esserci più impedimenti alla demolizione, ma sarà solo questione di tempo, come afferma anche il sindaco De Magistris.
L’ultimo semaforo verde arriva dall’ASL; un semplice pezzo di carta,dove si comunica la bonifica della Vela A dalla presenza di amianto, potrebbe cambiare per sempre la storia e il volto dei luoghi di Gomorra. L’operazione è prevista tra il 17 e il 18 Febbraio, anche se il comune di Napoli sta cercando di accelerare i tempi.
L’assessore all’Urbanistica, Carmine Piscopo ha confermato il via libera:
Procedono le lavorazioni previste per l’abbattimento della Vela, in particolare, nei giorni scorsi sono terminate le operazioni di bonifica iniziate a dicembre ed è stato emesso anche il certificato di approvazione dei lavori eseguiti, da parte dell’Asl. Siamo oramai a ottimo punto, nei prossimi giorni interverrà Asia per lo smaltimento degli ingombranti e subito dopo avremo in cantiere la pinza demolitrice
L’intervento di demolizione
L’intervento di abbattimento delle Vele costerà complessivamente circa 27 milioni di euro e sarà finanziato per 18 milioni da fondi del ” bando Periferie” e per 9 milioni da quelli Pon metro.
I fabbricati non verranno fatti saltare in aria, ma verranno demoliti mediante l’uso di un escavatore cingolato, utilizzando un approccio alla demolizione di tipo top-down. La gigantesca pinza , dal peso di 130 tonnellate e 52 metri massimi di altezza, si chiama “980 superlong demolition“. Il cingolato è attualmente stazionato a Reggio Calabria, ma agli inizi di Febbraio sarà portato a Napoli con un trasporto speciale.
Il programma della demolizione stabilisce che lo stabile dovrà essere demolito dopo 45 giorni dall’inizio dei lavori di rimozione dell’amianto.
Anche l’intervento dell’ASL non è stato facile da ottenere, in quanto è stato necessario fornire documenti che attestassero la stabilità dell’edificio.
Gli interventi sulle altre Vele
Abbattuta la Vela A, il Comune dovrà procedere alla ristrutturazione della Vela B (l’ex Celeste) destinata a ospitare temporaneamente chi è rimasto senza una casa. Sarà poi il turno della distruzione delle Vele C e D.
Terminati questa lavori, il Comune avrà a disposizione altri 50 milioni per gli altri interventi previsti nel piano di riqualificazione di Scampia, di cui la distruzione delle Vele è un tassello chiave.
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