venerdì, Novembre 22, 2024
HomeCultura"Riccardo 3 - L'avversario" in scena al Teatro Nuovo Napoli

“Riccardo 3 – L’avversario” in scena al Teatro Nuovo Napoli

Al Teatro Nuovo Napoli andrà in scena “Riccardo 3 – L’avversario” di Francesco Niccolini: un libero adattamento dell’autore aretino ispirato a una delle più note e complicate tragedie del Bardo in chiave contemporanea e ai crimini di Jean-Claude Romand.

(COMUNICATO STAMPA)

In un luogo pieno di fantasmi, rivive la vicenda del malvagio più malvagio, ma, al tempo stesso, più terribilmente simpatico mai creato dal genio umano, e dei suoi omicidi seriali in Riccardo 3 – L’avversario di Francesco Niccolini, che debutterà mercoledì 22 gennaio 2020 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 26) al Teatro Nuovo di Napoli, per la regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi.

In scena Enzo Vetrano, nel ruolo di Riccardo, Stefano Randisi è Lady Anna, ma anche un sicario, Giorgio di Clarence, Buckingham, Edoardo e Richmond, e Giovanni Moschella è tutti gli altri personaggi: un altro sicario, Hastings, Elisabetta, il principino, Margherita, il sindaco di Londra, Stanley.
Il testo rilegge in chiave contemporanea un grande classico di Shakespeare, Riccardo III, oggi demone recluso e indomito, che è qui sottratto al medioevo inglese, e diventa abitante del presente, dando vita a una messa in scena che non è una pura variazione sul tema ma qualcosa di “meno rassi¬curante”.

La seconda parte del titolo, L’avversario, è un esplicito riferimento al romanzo verità di Emmanuel Carrère che racconta un’altra vicenda, a noi contemporanea, di “male assoluto”, quella del pluriomicida Jean-Claude Romand.
L’ambientazione non è quella di una sala da palazzo reale quattrocentesca, ma sul palcoscenico tutto ricorda molto da vicino la stanza di un ospedale.

Forse ci troviamo all’interno di un ospedale psichiatrico o un manicomio criminale e forse stiamo per assistere a una terapia sperimentale che porterà un paziente ad affrontare gli orrori di cui si è macchiato. O forse, siamo proprio dentro la sua mente, abitata da incubi e fantasmi.

Uno spazio algido dove tutto è fatto della stessa sostanza de¬gli incubi, in cui i “forse” sono più delle certezze e governano la messa in scena, gli scambi di ruoli, le ambiguità dei personaggi.
Come nell’originale shakespeariano il male si ammanta del fascino più irresistibile, qui il gioco è rendere quel male invisibile, scambiabile per il bene e viceversa: nell’epoca delle false identità e dei travestimenti (digitali, analogici, teatrali o domestici che siano) il crimine, anche il più efferato, non è mai facile da riconoscere né da confessare. L’allestimento, presentato da Arca Azzurra Produzioni e Emilia Romagna Teatro in collaborazione con Le tre corde/Compagnia Vetrano Randisi, si avvale delle scene e costumi a cura di Mela Dell’Erba e le luci di Max Mugnai.

Riccardo 3 – L’avversario di Francesco Niccolini
Mercoledì 22>domenica 26 gennaio 2020 @ Teatro Nuovo Napoli
Inizio spettacoli ore 21.00 (mercoledì e giovedì), ore 18.30 (venerdì e domenica), ore 19.00 (sabato)
info 0814976267 email botteghino@teatronuovonapoli.it
Da mercoledì 22 a domenica 26 gennaio 2020
Teatro Nuovo Napoli

Arca Azzurra Produzioni, Emilia Romagna Teatro
in collaborazione con Le tre corde/Compagnia Vetrano Randisi
presentano

Riccardo 3
L’avversario
di Francesco Niccolini
liberamente ispirato al Riccardo III di William Shakespeare
e ai crimini di Jean-Claude Romand

con
Enzo Vetrano, Stefano Randisi, Giovanni Moschella

scene e costumi Mela Dell’Erba
luci Max Mugnai

regia Enzo Vetrano e Stefano Randisi

durata 90’ circa

Enzo è Riccardo. Stefano è Lady Anna, ma è anche un sicario, Giorgio di Clarence, Buckingham, Edoardo e Richmond. Giovanni è tutti gli altri personaggi: un altro sicario, Hastings, Elisabetta, il principino, Margherita, il sindaco di Londra, Stanley.
Pochi attori e molti forse. In questa messa in scena i forse sono più delle certezze: perché in questo spazio algido tutto è fatto della stessa sostanza di cui sono fatti gli incubi, le sbiadite e le apparizioni.
Quando lo spettacolo inizia, Enzo si sveglia da un lungo sonno iniziato prima dell’ingresso del pubblico.
È seduto su quello che dovrebbe essere un trono. Ma intorno tutto è bianco e verde acido, ricorda molto da vicino la stanza di un ospedale: un letto, una sedia a rotelle, un grande specchio. Forse addirittura siamo all’interno di un ospedale psichiatrico. Peggio: un manicomio criminale. O forse il manicomio è dentro la testa di Enzo.
Due uomini parlano sottovoce. Forse sono dei sicari. Forse. O forse sono due incubi venuti per tormentare Riccardo. O Enzo.

Il dramma ha inizio: la corona passa da una testa a un’altra, la ghigliottina si abbatte feroce, le campane suonano a festa o a morto, mentre un corvo si aggira, come se quel luogo gli appartenesse. Un luogo pieno di spettri e fantasmi.
Mentre rivive la vicenda di Riccardo di Gloucester – il malvagio più malvagio ma al tempo stesso più terribilmente simpatico mai creato dal genio umano – e dei suoi omicidi seriali, di tanto in tanto, la vita ospedaliera si mescola alla finzione. Da fuori si sentono tuoni e fulmini, ci sono inattesi silenzi, una cartella clinica da leggere, aggiornare o firmare. E soprattutto, c’è un’iniezione che incombe, come una spada di Damocle. O piuttosto di Richmond, in questo caso.
Tra un omicidio, una risata, un funerale e una pausa, la commedia va avanti fino alla sua conclusione naturale. O quasi.

Perché al momento del gran finale – giusto un istante prima della morte («Un cavallo, un cavallo, il mio regno per un cavallo!») – Enzo risorge dai suoi peccati, e con il suo ultimo monologo visionario si congeda, accoglie la liberazione che gli giunge non dalla spada di Richmond ma dall’iniezione che gli viene somministrata: sedato, ridotto alla passività, rinchiuso in una camicia di forza, che assume le fattezze di un costume di scena da tiranno assassino. Forse morto.
Parafrasando Macbeth e il suo «Tomorrow and Tomorrow and Tomorrow», a noi resta soltanto un «Forse e Forse e ancora Forse».
Parafrasando Amleto, tutto il mondo non è solo una prigione, ma un manicomio. E la via d’uscita, una sola.

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook La Bussola news per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

RELATED ARTICLES

LASCIA UN COMMENTO

Most Popular

Recent Comments

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker rilevato!!!

Abbiamo rilevato che stai utilizzando estensioni per bloccare gli annunci. Sostienici disabilitando il blocco degli annunci.

Powered By
Best Wordpress Adblock Detecting Plugin | CHP Adblock
error: IL CONTENUTO È PROTETTO