L’amore, si sa, è davvero cieco: all’improvviso fiorisce nel cuore e talvolta non si spiegare razionalmente né come né perché ciò avvenga.
A Napoli esiste un detto assai particolare per esprimere quest’idea: Sant’Antuono se ‘nnamuraie d’o puorco, ovvero Sant’Antonio si innamorò di un maiale.
Ma perché si dice così? C’è una leggenda che ha come protagonista proprio Sant’Antonio che lo spiega e questa settimana #BussoLaLingua ve la racconta.
Sant’Antonio innamorato
Il santo era a Barcellona, e si narra che un maiale, in segno di preghiera, depose ai suoi piedi uno dei suoi cuccioli. Il maialino era assai malmesso, e pareva che stesse per morire: sant’Antonio, guardando il povero animale, se ne innamorò a prima vista.
Poi, col cuore colmo d’amore, lo guarì facendosi il segno della croce e compiendo il miracolo riuscì anche a convertire tutta la città.
Il maialino, da allora, seguì per sempre sant’Antonio; e se persino un santo si è innamorato di un maiale, una cosa simile può capitare a ciascuno di noi, perché l’amore è cieco.
Il simbolismo del maiale tra paganesimo e cristianità
Oggi i maiali non godono di così cattiva fama, ma all’epoca in cui il santo viveva erano considerati animali terribili dai cristiani.
Ciò trova una spiegazione fatto che questa bestiola fosse un animale sacro alla dea pagana Cerere ed al dio celtico della luce Lug, e per questo i cristiani lo consideravano come un essere infimo e lercio, simbolo di lussuria e peccato; inoltre, nell’antico testamento vengono giudicati non commestibili ed impuri tutti i quadrupedi con lo zoccolo spaccato.
La leggenda che narra dell’innamoramento e della guarigione operata da Sant’Antonio era probabilmente un tentativo di riabilitare cristianamente la bestiola: la chiesa aveva cercato di eliminare il culto pagano del maiale, e, non riuscendovi, attraverso questa storia cercava di assimilare tale culto ai propri.
Gli Antoniani si adoperarono per inserire il maiale, che costava inoltre meno di altre carni, nella dieta cristiana: per farlo scrissero persino una lettera al papa, che acconsentì alle loro richieste – ed è questo il motivo per cui oggi i cristiani possono consumare carne suina.
L’amore è cieco
Che l’amore fosse cieco, insomma, lo sapevamo già – per fortuna e purtroppo.
Tuttavia, adesso che conosciamo il senso del detto partenopeo potremo usarlo ancor di più con cognizione di causa e con maggiore soddisfazione: che cosa possiamo farci se la ragione del cuore è spesso così poco avveduta, se capita di innamorarsi delle persone sbagliate?
Persino Sant’Antuono se ‘nnamuraie d’o puorco… l’amore è cieco proprio per tutti, nessuno escluso, santi e peccatori.
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