Primo morto in Italia per il Coronavirus: è un uomo di 77 anni residente a Monselice, in provincia di Padova. Il Veneto e la Lombardia, con ben 15 casi, risultano al momento le uniche due regioni italiane dove si sono registrati e verificati pazienti che hanno contratto il pericoloso virus proveniente dalla Cina. L’allerta è però massima anche nel resto della Penisola.
In Campania sono due i casi sospetti di cui si attendono le analisi. Sono state trasferite all’Ospedale Cotugno le provette di sangue dell’uomo di nazionalità bulgara con polmonite asintomatica che si è presentato al pronto soccorso della clinica Pineta Grande di Castel Volturno.
Un secondo caso di Coronavirus riguarda poi un bimbo di soli tre anni di Cava de’ Tirreni trasferito dall’ ospedale Santa Maria Incoronata dell’Olmo al Cotugno di Napoli. Secondo quanto riferito dalla mamma il piccolo, che presenta difficoltà respiratorie, sarebbe stato in contatto con alcuni cinesi. Il trasferimento all’ospedale napoletano è stato reso necessario per eseguire il test e verificare le sue condizioni in applicazione del protocollo sancito dal ministero della Salute per l’emergenza.
++ Aggiornamento++ Il bambino arrivato da Cava de Tirreni con molti dei sintomi del Coronavirus è risultato negativo ai primi test. Dovrà comunque restare in quarantena anche nei prossimi giorni in cui verranno effettuati altri esami clinici.
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La notizia del primo morto in Italia per il Coronavirus preoccupa, ma medici e autorità suggeriscono di evitare allarmismi. Ecco gli accorgimenti da adottare per evitare il contagio:
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