di Maria D’Angelo – Un grosso incendio si è sviluppato ieri sera a Sarno, in provincia di Salerno, nella zona industriale di via Ingegno.
L’incendio è scoppiato all’interno di uno stabilimento di un’azienda che lavora nel recupero dei rifiuti, in particolare quelli speciali e non pericolosi. Le fiamme erano visibili anche a diversi chilometri di distanza. Il dramma, che si aggiunge ai danni provocati da una “bravata” ancora visibili sul monte Saretto, è passato quasi sotto silenzio.
“Stiamo fronteggiando una nuova emergenza! Per favore chiudete le finestre”, l’appello lanciato dal vice sindaco del Comune di Sarno e assessore alla Protezione Civile, Roberto Robustelli.
Arriva solo il giorno successivo, ma durissimo il commento del Ministro dell’ambiente Costa:
Un altro attacco della criminalità organizzata.
Il settore dei rifiuti è sotto attacco e neanche in un periodo di grave emergenza sanitaria come questo che stiamo vivendo, i piani criminali rallentano o si fermano, con spregio di ogni norma e di ogni morale.
Appena ho saputo dell’incendio all’impianto di riciclo della plastica di Sarno, nel salernitano, ho immediatamente attivato il NOE perché le indagini vengano condotte con incisività e vigore. Questi ecocriminali devono andare via dal nostro territorio.
Sono come dei tumori: vanno estirpati via con decisione
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