Chi pensava che il 3 aprile sarebbe finito tutto (o quasi) può pure rassegnarsi, secondo le previsioni annunciate dal governatore Vincenzo De Luca, il picco di contagi di Coronavirus in Campania sarà a metà aprile.
Il governatore, in una diretta Fb, oggi venerdì 13 marzo, ha spiegato il piano di contenimento degli episodi di persone positive al virus e di persone che purtroppo devono ricorrere all’ospedale. “Bisogna resistere un mese, un mese e mezzo” ha affermato.
La situazione attuale
E spiega la situazione attuale: “Abbiamo (oggi 13 marzo ndr.) 222 casi positivi, 14 in intensiva, 201 tamponi di cui 41 positivi ieri, da ieri a oggi siamo passati a 180 a 222 contagi. Abbiamo complessivamente in isolamento domiciliare fiduciario 1.709 persone, 1.850 sono le auto-segnalazioni o le persone identificate quando c’è stato spostamento di massa da Nord a Sud, 3.559 persone in isolamento. Ovviamente c’è preoccupazione per gli arrivi da Nord nei giorni scorsi, ci aspettiamo nei prossimi 14 giorni un picco di contagi di Coronavirus. Abbiamo fortunatamente solo 1 donna incinta in tutta la Campania positiva” conclude De Luca.
Le 3 ipotesi di scenario di contagio
De Luca mostra una curva con tre ipotesi di scenario di contagio da Coronavirus tracciate dall’ospedale Cotugno di Napoli:
- Quella base: l’attuale;
- Quella media con un incremento sostanziale:
- Quella più dura con un picco ulteriore di contagi che ci sarà presumibilmente a metà del mese di aprile. E poi, se le misure di contenimento funzioneranno, gli episodi scenderanno.
“Dobbiamo resistere un mese, un mese e mezzo e vi garantisco che non avremo in Campania che un medico sarà costretto ad affrontare da solo l’alternativa su chi deve vivere e chi deve morire. Perché in qualche realtà del Nord siamo a questo livello, purtroppo” assicura De Luca. “Ma se tutti fanno il loro dovere qui non succederà”, avverte.
Norme ancora più stringenti
Il governatore ha dunque annunciato altre norme, ancora più stringenti e limitanti per evitare i rischi da contagio: chi viene preso a passeggiare senza motivo sconterà una quarantena domiciliare obbligatoria.
“La priorità assoluta è Lombardia. Ma la Campania ha alcuni territori che sono i più densamente popolati d’Europa – dice De Luca -. Il motivo per cui stiamo buttando il sangue per tenere sotto controllo il problema è perché non ci possiamo permettere il lusso di una esplosione di contagi. Ho solo spiegato a qualche interlocutore romano che cos’è la Campania. C’è bisogno di una attenzione in più per noi”.