Il prorettore della Federico II, Arturo De Vivo, fa il bilancio della prima settimana di didattica a distanza in tempi di coronavirus. “Sono partiti quasi tutti i nostri 3.500 corsi, si sono sostenuti a distanza più di 3.200 esami, si sono laureati in questi giorni 270 studenti”.
Sono i numeri trasmessi alla Crui, la Conferenza dei rettori italiani, e al ministero. Numeri ufficiali che vedono la Federico II leader tra gli atenei riusciti a fronteggiare un’emergenza a cui nessuno era preparato. “Questo è un momento importante che richiede la responsabilità di tutti e credo che la Federico II di responsabilità stia dando prova. Tutti ce la stiamo assumendo e stiamo dando la risposta migliore all’emergenza garantendo i diritti di tutti”. Poi una promessa ai ragazzi che si sono laureati o stanno per laurearsi in questi giorni, in videoconferenza, senza amici, parenti e colleghi con cui festeggiare. “La comunità federiciana organizzerà per loro un momento comune. Festeggeremo e restituiremo solennità al momento della laurea, per tutti gli studenti che in questi giorni stanno portando a compimento il loro percorso”.
Dagli studenti dei corsi di Professioni sanitarie giungono invece note polemiche. Federica Trani, ad esempio, dice “siamo abbandonati a noi stessi”, mentre Giuliano Basile sottolinea che sia per gli esami che per i corsi del primo anno “non si sa nulla”.
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