Ieri, è arrivata la denuncia, da parte dei medici dell’ospedale Sant’Anna e Santa Maria della Neve di Boscotracase, della gravissima carenza di strumenti, personale sanitario e farmaci, in piena emergenza Coronavirus. “Questo è un lazzaretto”, hanno affermato i medici in una lettera a la Repubblica, “non solo non abbiamo medici a sufficienza. Non abbiamo assolutamente personale adeguato, né per numero, né per formazione”.
Il Consiglio disciplinare ha minacciato denunce se qualche medico “si azzarda a fare ancora dichiarazioni ai giornali”, ma la magistratura vuole vederci chiaro. Il procuratore reggente Pierpaolo Filippelli, che guida l’ufficio di Torre Annunziata, ha disposto approfondimenti. Al momento si tratta di un’attività di carattere conoscitivo. Non interferirà con il lavoro di chi è impegnato in prima linea.
Intanto, dall’Asl Napoli 3 Sud, con i vertici regionali, si corre ai ripari. L’allarme è stato liquidato come una “polemica sterile”. Il capogruppo Pd in Regione, Mario Casillo, ha smentito lo scenario apocalittico e ha detto che “è stata bandita una gara da 3 milioni di euro che verrà aggiudicata entro il 31 marzo per realizzare altri 12 posti di terapia intensiva”.
Ora le ospedalizzazioni a Boscotrecase sono bloccate. Non entrano più malati di Coronavirus, per ora, all’ospedale. In quei letti ci sono ora 30 pazienti. 6 in terapia intensiva, 12 in medicina, 2 in cardiologia. Purtroppo resta alta la mortalità. 6 morti su 11 giunti in rianimazione.
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