In Campania si procede alla sperimentazione dei test Covid rapidi per rilevare gli anticorpi di risposta al virus e quindi l’indizio di possibile presenza dello stesso. Vengono effettuati ai sanitari, la fascia che più ha bisogno di essere tutelata in questo momento. Però, all’Asl Napoli 1, la scelta di luoghi e modi per la procedura suscita perplessità negli stessi operatori sanitari sottoposti al test. All’Ospedale del Mare, in particolare, si denuncia che i prelievi degli operatori del 118 sono avvenuti con troppe persone presenti nello stesso luogo.
Su 748 esami effettuati ieri, sono risultati positivi solo 13 operatori sanitari. Si tratta di operatori asintomatici, in cui sono state rilevate le Igm e le IgG, anticorpi prodotti durante la risposta immunitaria al virus. I 13 positivi dovranno restare in quarantena e effettuare un tampone per verificare l’effettivo stato di portatore di Covid. Medici, infermieri e operatori negativi dovranno invece ripetere il test tra 6 giorni.
In merito alla procedura di screening con i test rapidi arriva intanto una circolare del Ministero della Salute. «I test sierologici sono molto importanti nella ricerca e nella valutazione epidemiologica della circolazione virale. Diversamente, come attualmente anche l’Oms raccomanda, per il loro uso nell’attività diagnostica d’infezione in atto da SARS-CoV-2, necessitano di ulteriori evidenze sulle loro performance e utilità operativa».
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