Arriva il caldo, e con questo, inevitabilmente, cresce la voglia di andare al mare, ma in periodo i Covid-19, una domanda sorge spontanea: Come sarà l’estate 2020?
Stanto a quanto disciplinato fin ora, per i lidi vale lo stesso provvedimento valido le altre attività commerciali, quindi il lockdown, ad oggi, sarebbe fino al 13 aprile prossimo. Di conseguenza l’unica certezza, per ora, è questa: gli stabilimenti balneari non riapriranno prima di quella data, Pasqua compresa. E non si esclude un’ulteriore proroga della chiusura fino ai primi di maggio.
Nemmeno i gestori infatti, stando alle disposizioni, possono recarsi presso il proprio lido a effettuare le attività di allestimento e di manutenzione necessarie a preparare le spiagge all’apertura,
Ciò comporta inevitabilmente probabili quanto pesanti conseguenze economiche su tutto il turismo, che al sud rappresenta un fattore produttivo non secondario. Le attività preparatorie richiedono infatti almeno un mese di tempo per esser pronte ad accogliere i turisti, ciò significa infatti ritardare ulteriormente l’apertura estiva dei lidi.
È quanto temono le associazioni di categoria di ogni località costiera
“Purtroppo, nella crisi in cui si trovano le imprese turistiche, gli stabilimenti sono nella situazione più incerta: non sono al momento considerati dalla politica perché si pensa erroneamente che il loro lavoro non sia ancora iniziato e non hanno le necessarie condizioni normative per stare tranquilli, essendo in possesso di concessioni in scadenza nel 2033 o, peggio, nel 2020“,
si legge sul sito di Mondo Balneare.