De Magistris non allontana l’idea di un app per tracciare i cittadini “ma servono figure che ci garantiscano equilibri costituzionali, no a torsioni da stato di polizia”. Poi mette in guardia: “Bisogna stare molto attenti perché qualcuno potrebbe approfittarne per entrare nella vita degli italiani e farne un uso poi diverso”.
In una lunga intervista concessa a Mattina 9, programma in onda su la 7 Gold condotta da Mariù Adamo, il sindaco De Magistris è intervenuto per parlare della situazione sanitaria a Napoli e in Campania. Molti gli argomenti affrontati nel corso dell’intervista; dalla situazione contagi nel campano, alla riapertura del 4 Maggio, passando per la questione food delivery e terminando con la tanto discussa app per il tracciamento dei cittadini e il futuro del turismo. Sebbene molti di questi temi siano già stati ampiamente discussi da De Magistris (spesso in aperta opposizione con quanto dichiarato dal Governatore De Luca, come nel caso delle consegne a domicilio) questa è la prima volta che il primo cittadino si esprime sulla questione tracciamento e privacy.
Le parole del sindaco
Parlando del rapporto tra privacy e salute, argomento che negli ultimi giorni è al centro di numerosi dibattiti, De Magistris ha affermato:
Dobbiamo prima vedere nel concreto quali saranno i provvedimenti adottati dalle autorità di governo. Sicuramente nei prossimi mesi ci sara necessariamente una riduzione della privacy, ma questo lo si deve fare in una cornice nel rispetto dei diritti costituzionali, in una cornice nel rispetto di un paese democratico. Non bisogna consentire in alcun modo torsioni da stato di polizia e di eccezione, torsioni autoritarie; bisogna stare molto attenti perché qualcuno potrebbe approfittarne per entrare nella vita degli italiani e farne un uso poi diverso. Questo è un tema molto molto delicato. Una cosa è il tracciamento a fini di contenimento della pandemia… bene! Ma dobbiamo avere figure che ci garantiscono […] gli equilibri costituzionali.
Prosegue poi dicendo:
Già di questi tempi vedo all’opera il sistema criminale del nostro paese, che si sta infilando nelle forniture di materiale sanitario, si sta infilando nelle procedure di consegna di materiale tecnologico. Si infila e si infilerà! La criminalità non è ferma, anzi; la criminalità ha liquidità, non ha burocrazia, conosce il territorio, vuole acquisire consenso e quindi si vorrà presentare col volto di chi aiuta. E’ una fase molto delicata dove ci dovremmo confrontare probabilmente con chi vuole una torsione autoritaria, dall’altra parte i criminali che vogliono conquistare terreno e in mezzo, come sempre, ci siamo noi. Ci vuole grande attenzione e grande vigilanza.
L’app di tracciamento
Ricordiamo che è stato dato il via libera per l’app, chiamata “Immuni“; tuttavia da Bruxelles (come manifestato anche da molte figure di spicco nel panorama italiano e non solo) sono giunti dei paletti e delle restrizioni per garantire la privacy: niente geolocalizzazione e nessun obbligo nello scaricare l’app stessa.
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