Così la Ministra Azzolina ha sciolto la spinosa vicenda dei concorsi per 48.500 docenti: si faranno.
Il ministero, come ha riportato La Repubblica, ha infatti fatto pervenire questa mattina ai sindacati i bandi per posta certificata. Il grande ed attesissimo concorso ordinario da 24 mila posti per tutti i cicli scolastici – infanzia, primaria, secondaria di prima e secondo grado – riceverà quindi le domande di partecipazione dei candidati dal 15 giugno al 31 luglio e si svolgerà, nelle intenzioni della ministra, a inizio ottobre.
Confermati i test a crocette per la gigantesca prova selettiva, i quali saranno effettuati sui computer installati in sedi regionali ancora da identificare.
La prova straordinaria per le superiori e, insieme, la procedura abilitante – sono altri 24.500 mila posti – prevedono invece l’invio delle domande dal 28 maggio al 3 luglio e, secondo la ministra, si potrà svolgere anche ad agosto.
Ma, a quanto si apprende, la maggioranza è spaccata (Cinque Stelle quasi tutti favorevoli, renziani possibilisti, Pd e Leu contrari): Il sottosegretario Giuseppe De Cristofaro e la viceministra Anna Ascani, entrambi del PD, spingono per la soluzione “concorsi facilitati” senza prove pubbliche.
I sindacati chiedono una procedura per titoli e anzianità. Così anche i precari interessati. Il Consiglio superiore dell’istruzione ha espresso diversi “no”, ma è rimasto inascoltato. Oggettivamente la situazione per un impegno in presenza su tutto il territorio nazionale appare complicata. Nelle due prove, infatti, si stima una presenza tra 180 e 240 mila candidati.
La ministra grillina ha voluto tenere il punto. A settembre i docenti vincitori non saranno in cattedra, ma il ministero ha pronta una procedura che consentirà – a partire dal primo autunno – un’assunzione retrodatata. Si entra in servizio successivamente, si viene pagati da settembre.
Anche da parte dei sindacati si respira aria di guerra: Il segretario della Flc Cgil, Francesco Sinopoli, nel corso di una videoconferenza sulla didattica a distanza, ieri ha detto:
“La direzione di questo ministero è inadeguata, l’ostinazione della ministra incomprensibile. Il nostro dissenso su tutta la linea intrapresa, concorsi, graduatorie, mobilità, è totale e lavoreremo per farla cambiare. Siamo pronti a ogni forma di lotta possibile nelle condizioni date dal momento storico, la prossima settimana con duecento delegati decideremo quale sarà”.
Mentre la segretaria della Cisl scuola, Maddalena Gissi commenta:
“Il concorso arriva fuori tempo massimo, per il reclutamento servono misure straordinarie. Se la ministra persegue questo percorso, a settembre ci sarà un numero spropositato di supplenti. E’ inspiegabile la scelta sui posti di sostegno: l’offerta è nettamente superiore al numero di chi oggi ha un titolo di specializzazione”.
Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!