Padre e figlio di Brusciano sono stati accusati di estorsione: per un prestito di 9.000 euro ne chiedevano 48.000. Dopo le minacce, arriva la denuncia.
Aveva chiesto un prestito di 9.000 euro nel 2011, ma gli interessi maturati avevano fatto salire a 48.000 euro la cifra da restituire. Nonostante ne avesse già pagati 28.000, più della metà del debito, la vittima, un 47enne di Pozzuoli, ha subìto continue minacce ed episodi di violenza. Esasperato ha deciso, quindi, di denunciare i suoi aguzzini. Due gli indiziati del reato di estorsione, padre e figlio di Brusciano (NA), per i quali è scattata l’ordinanza di misura cautelare.
Sono stati i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pozzuoli ad eseguire l’ordinanza di applicazione della misura cautelare a carico dei due indagati, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli.
Le indagini per estorsione
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Settima Sezione, sono iniziate a novembre 2019, quando la vittima di Pozzuoli ha querelato i due estorsori di Brusciano, padre e figlio rispettivamente di 48 e di 19 anni, dichiarando di aver ricevuto da loro un prestito di 9.000 euro nel 2011, a fronte del quale avrebbe dovuto restituirne 48.000. Condotte anche attraverso l’analisi dei flussi finanziari, le investigazioni hanno portato al fermo per estorsione dei due uomini di Brusciano.
Il padre, la cui situazione è aggravata da precedenti penali, è in regime di arresti domiciliari. Per il figlio è stato disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza, con il vincolo di permanenza presso l’abitazione tra le 19.00 e le 8.00.
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