Alessia, giovane donna trans originaria di Pompei che aveva iniziato la sua transizione appena tre anni fa, muore di leucemia. La famiglia ha realizzato dei manifesti funebri dove si usa ancora il suo nome maschile, ma l’associazione “Spazio Bianco” affigge dei necrologi dove c’è il nome con cui voleva essere chiamata, “Alessia”.
La vita di Alessia
Alessia, appena trentenne, dopo aver lottato per ben due anni contro la leucemia, si spegne. Muore lasciando sconforto e sgomento in tutti coloro che l’avevano amata e conosciuta.
Alessia era una giovane donna transgender che aveva iniziato la sua transizione appena tre anni prima della morte.
Una decisione che, stando alle parole della presidentessa dell’Arcigay Antinoo di Napoli, Daniela Lourdes Falanga, le era costata molto: il suo coming-out era stato fonte di tensioni con la famiglia che non sembrava accettare la sua identità trans. “Non è l’unico caso, purtroppo.”
Presa la sua decisione di iniziare il percorso di transizione, Alessia contatta la presidentessa e tra le due nasce quasi subito un’amicizia. Da Pompei si trasferisce a Perugia, dove purtroppo le viene diagnosticata la leucemia, male che la condurrà alla morte.
“Questo è il saluto col nome tuo“
La famiglia di origine, alla morte di Alessia, affigge dei necrologi che, però portano il nome della ragazza al maschile: Alessio. A riguardo, Daniela Lourdes Falanga dichiara:
E’ stato fatto realizzare un manifesto con il nome da uomo ed è stato frustante per tutti.
Si faceva chiamare Alessia da tantissimi anni: è stato come l’annullamento della persona stessa, perché lei era conosciuta come Alessia.
L’associazione “Spazio Bianco” di Perugia fa un gesto commovente per onorare la memoria e le volontà di Alessia: realizza un altro manifesto funebre, dove questa volta viene utilizzato il nome con il quale la donna voleva essere chiamata: Alessia.
Il Manifesto viene condiviso da Daniela Lourdes Falanga, che commenta:
Questo è il saluto col nome tuo, quello tanto agognato.
Per fortuna sei stata accompagnata nei tuoi sorrisi di Resistenza e Determinazione fino alla fine.
“Sei una stella e non ti spegneranno mai“
Oltre al saluto della presidentessa e dell’associazione “Spazio Bianco”, restano anche quelle dell’amica Paola Cristiano:
Quel nome maschile che tanto odiavi, i pronomi maschili che tanto odiavi… almeno potevano regalarti un tra parentesi “detta ALESSIA”. […]
Il desiderio di una persona deve essere rispettato almeno nella morte. Ricordati che sarai sempre e solo ALESSIA.
Sei una stella e non ti spegneranno mai e poi mai.
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