Non si trattava di antenne 5G ma di normali basi radio Wind ed Iliad: migliaia di persone sono rimaste senza linea. Episodi simili si sono verificati in tutta Europa, soprattutto in UK.
Antenne bruciate a Maddaloni
E’ grottesco quanto accaduto nella notte a Maddaloni.
Nella cittadina sono state infatti bruciate delle BTS – Base Tranceiver Station, stazione radio base – nella convinzione che si trattasse di antenne 5G. I vandali però si sbagliavano: quelle BTS erano basi radio 4G e 3G, cioè quelle attualmente in uso.
Bruciandole, oltre a creare un danno economico alle aziende Wind ed Iliad, hanno lasciato senza linea migliaia di persone.
Antenne bruciate in tutta Europa
E’ dall’inizio del mese che si verificano episodi simili in tutta Europa.
Le proteste violente e i danneggiamenti si sono verificate soprattutto in Gran Bretagna, dove sono state bruciate antenne a Birmingham, Liverpool, Melling e Belfast. Sono state oltre 40 le BTS incendiate nel Regno Unito.
Anche i vandali inglesi hanno, spesso, dato alle fiamme antenne che non utilizzavano la tecnologia 5G – il caso più eclatante si è verificato a Birmingham, dove è stata bruciata l’antenna che forniva linea ad un ospedale che curava pazienti affetti da Covid-19.
5G e Bufale anti-scientifiche
Alla base delle proteste c’è la convinzione, assolutamente falsa, che le onde 5G indeboliscano il sistema immunitario e che il dilagare della pandemia del nuovo Coronavirus sia avvenuta proprio per colpa delle nuove antenne.
Si tratta di una notizia assolutamente falsa e priva di qualsivoglia riscontro scientifico.
Purtroppo, nonostante questo sia stato più volte ribadito, la fake news è diventata virale attraverso i social network e attraverso le applicazioni di messaggistica istantanea, dove l’indignazione e la paura crescono e conducono ad atti inutili e dannosi come quello avvenuto a Maddaloni.
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