sabato, Novembre 23, 2024
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Artisti e spettacolo tagliati fuori dai Bonus: L’appello al Presidente Conte

Pubblichiamo integralmente la lettera indirizzata a Giuseppe Conte e redatta a nome degli artisti dello spettacolo, i quali chiedono giusto riconoscimento della loro professione e della loro funzione sociale, troppo spesso lasciata ai margini e ai quali non viene data giusta attenzione:

“Ill.mo Presidente, dopo aver visto e sentito il Suo ultimo intervento del giorno 30 Aprile, ci siamo resi conto che in un’ora ha dedicato non più di 50 secondi, usando tempi futuri e non presenti ad un settore che racchiude una grossa fetta di persone e di cui ci facciamo portavoce.

Stiamo parlando del settore della musica, dello spettacolo, del cinema che in questo periodo non è mai stato preso in considerazione, se non oggi.

Si è preoccupato di tutti tralasciando solo noi che siamo un anello portante nell’Economia del Paese in quanto anche in pochi mesi riusciamo a far girare centinaia di migliaia di euro, coinvolgendo nei nostri eventi anche altri settori produttivi.

Svolgiamo un lavoro non sempre sui palcoscenici, spesso dietro le quinte, siamo: MAESTRI DI MUSICA, DIRETTORI D’ORCHESTRA, BALLERINI, ATTORI, PRODUTTORI, REGISTI, OPERATORI DI RIPRESE, ORGANIZZATORI DI EVENTI, ASSOCIAZIONI CULTURALI, ECC. Senza di noi non potrebbe esistere né l’arte né gli artisti e voi non potreste trascorrere ore spensierate.

In questo periodo triste sono stati i “piccoli” a dare animo al popolo, intonando sui balconi delle proprie case canzoni di ogni genere, suonando i loro strumenti e improvvisando sketch divertenti sui social.

Ma su tutto ciò non si è sentito neanche un semplice grazie da parte del GOVERNO.

FORSE SIAMO “FIGLI DI UN DIO MINORE”?

Siamo professionisti che non abbiamo Cassa Integrazione che non riceviamo le 600 euro una tantum.

Siamo lavoratori a P.IVA, a chiamata, quasi sempre fuori Ammortizzatori Sociali e tutele.

A differenza di altri, svolgiamo questo lavoro, si perché per noi è lavoro, per pura passione, ciò lo dimostra che nonostante non siamo tutelati continuiamo a farlo senza remore. Siamo i cosiddetti “Scritturati” coloro che lavorano solo fino a quando si porta a termine ciò che gli viene richiesta.

Quello che stiamo vivendo oggi, non lo abbiamo voluto e creato noi, forse neanche voi, di certo però spetta al Governo di trovare le soluzioni giuste per non fare soccombere la nostra categoria.

Noi riusciamo a vederla e a sentirLa dietro uno schermo, grazie sempre a chi fa parte di questo settore.

Lei però non riesce a vedere e a sentire la disperazione che regna in centinaia di famiglie anche se bastasse immedesimarsi e a capire che le Sue decisioni per noi sono alquanto deterioranti anche livello psicologico.

Ora le vogliamo porgere alcune domande.

Ha parlato dei giovani, bene, chieda a loro se gli farà piacere vivere senza musica, spettacoli ecc.

Tra di loro ci sono migliaia di talenti che oltre a frequentare la scuola dell’obbligo, dedicano ore e ore allo studio del canto, della musica, della recitazione, del ballo e così tanti genitori che hanno investito su progetti, magari sacrificando un qualcosa pur di vedere realizzare i sogni dei loro figli, si sa un genitore farebbe qualsiasi cosa per i figli così credo anche Lei. Questo è possibile grazie al nostro lavoro e al nostro impegno che, oggi, purtroppo abbiamo dovuto sospendere e di conseguenza anche loro fermarsi.

Quindi perché fare svanire questo sogno in un mondo dove già si vive tanto per vivere visto le condizioni economiche esistenti?

Bisogna far ripartire il turismo, un altro anello portante, chieda ai turisti se gli farà piacere soggiornare e visitare luoghi dove non possono trascorrere ore in piacevole allegria e assistere a manifestazioni musicali e culturali.

Inoltre Presidente come possiamo mandare avanti le nostre famiglie e assicurare il pane ai figli se oltre ad essere impossibilitati a svolgere il lavoro non ci date nessun sostegno economico?

Che senso ha aprire alcune attività e tralasciare altre se è un problema di virus? Penso che anche per noi ci siano soluzioni (aree all’aperto con le dovute distanze e precauzioni).

Perché non approfittare di questi mesi estivi visto che chi compone la Sua “force task” dice che il virus scompare? Anche perché non ha senso dare il via a dicembre se, sempre come detto da loro, a settembre-ottobre ci sarà un’altra ondata di contagi.

Presidente si faccia aiutare da competenti dei vari settori.

Noi come portavoce le chiediamo di farci riprendere il nostro lavoro, di annullare e non di slittare tutti i pagamenti e nel frattempo di supportarci economicamente per questi mesi che siamo stati fermi.

Siamo certi di sollecitare la Sua sensibilità e che presto ci darà risposte.

Distinti saluti

 

 DATA         30/04/2020                                            Francesca Orlando

                                                                                     Jana Manira

                                                                                     Emilia Praino

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