Grazie all’equipe del cardiochirurgo Andrea Petraio, un uomo di 46 anni è stato salvato da un infarto con l’impianto tempestivo di un cuore artificiale. Ha ricevuto il primo soccorso al Cardarelli, poi è stato trasferito al Monaldi, dove hanno deciso per l’intervento. L’operazione si è resa necessaria per l’arrivo tardivo dell’uomo in ospedale. E’ durata ben otto ore e, a detta di Petraio, cardiochirurgo giuglianese, “non ha precedenti in Italia”.
“L’ingegneria meccanica applicata alla medicina consente di affrontare in tempi rapidi patologie con un altissimo tasso di mortalità. In questo caso, una delle complicanze peggiori dell’infarto miocardico dovuta a un’occlusione trombotica acuta dell’arteria interventricolare anteriore”. All’uomo è stato impiantato un cuore artificiale, di ultima generazione, immediatamente acquistato dai vertici dell’azienda dei Colli.
Il Monaldi è all’avanguardia in questo settore, ma in questi mesi la paura del contagio da Coronavirus ha ridotto il numero di degenti con rischi molto seri per chi si trova ad affrontare una patologia come l’infarto dove il fattore tempo è cruciale ed è strettamente correlato alla sopravvivenza.
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