Dopo una breve tregua dettata dal lockdown, le acque della nostra regione ritornano a soffrire. A meno di una settimana dalla riapertura delle attività, arrivano 12 denunce nel salernitano.
Il fiume Sarno torna a soffrire dopo la riapertura di aziende e attività. Non è bastato il lockdown per imparare la lezione: appena data l’opportunità, si è ritornati a sporcare le nostre acque. Per questo motivo, i Carabinieri del NOE di Salerno hanno esposto denuncia verso 12 soggetti proprio per motivi legati all’inquinamento del fiume.
Le denunce
Da Polla a Cava de’ Tirreni, da Angri a Scafati, senza dimenticare Siano, Casal Velino e, ovviamente, la stessa Sarno. Qui operavano i 12 denunciati che, in modo assolutamente illegale, hanno continuato a gettare rifiuti urbani e speciali, talvolta pericolosi, nel fiume Sarno. Proprio a Sarno, inoltre, un impianto di produzione di gas ed energia è stato sequestrato preventivamente.
Soddisfatto del lavoro dei Carabinieri NOE il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
Anche in un periodo particolarmente difficile come quello che stiamo affrontando, l’azione dei carabinieri del Noe a difesa del fiume Sarno non si arresta. A queste donne e a questi uomini vanno i miei complimenti per l’attenzione costante alle questioni ambientali. Nessuna tregua per chi inquina.
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