In questa prima settimana di fase 2 i napoletani stanno tendenzialmente rispettando le precauzioni anticontagio, indossando le mascherine e rispettando il distanziamento fisico. Si assiste però anche a situazioni in cui è più difficile rispettare il divieto di assembramento. Il sindaco De Magistris ha fatto un appello ai concittadini per il rispetto delle misure e ha chiesto di concentrare i controlli non tanto sui singoli, ma sugli assembramenti.
“Faccio l’ennesimo appello ai napoletani per non gettare all’aria i risultati raggiunti sinora con condotte esemplari. Usciamo, camminiamo, corriamo, andiamo a trovare i prossimi congiunti, ma non facciamo errori che potremmo pagare caro e amaro!“. Poi l’affondo implicito contro gli altri livelli istituzionali. “Anche perché sinora ce l’abbiamo fatta nonostante coloro i quali hanno smantellato la sanità pubblica nella nostra città“.
Il tono del sindaco è duro come non si vedeva da un po’. Dopo una fase transitoria che ha visto l’amministrazione comunale occupata su più fronti, tra cui i tentativi di ricalcolo del debito storico, problemi di maggioranza in consiglio e poi l’emergenza sanitaria, ora si iniziano a fare i conti con tutto quello che è successo in questi mesi e si tenta di arrivare preparati al prossimo futuro, che tra l’altro vedrà le elezioni regionali.
“La ripresa sarà una guerra economica e sociale, senza precedenti. Il Governo è colpevolmente latitante. Il Comune ormai è senza più un euro. Senza denari, lo sappiamo, non si cantano messe, e non si può nemmeno amministrare una città e garantire i servizi essenziali, dai rifiuti, ai trasporti fino alla luce pubblica. Siamo stanchi di propaganda e promesse. La nostra città farà la sua parte fino in fondo perché ha tutte le caratteristiche per farlo, ma ci vogliono fratellanza ed unità“.
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