Una manifestazione per far sentire la propria voce: è ciò che faranno i professionisti del mondo dello spettacolo il 22 maggio alle 16 in Piazza Plebiscito.
Le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo e della cultura della Campania si riuniranno per una manifestazione a Napoli, in Piazza Plebiscito, alla luce delle misure esposte nel Decreto Cura Italia e nel Decreto Rilancio. L’appuntamento è per venerdì 22 maggio a partire dalle ore 16, così ogni partecipante sarà pronto nella propria postazione entro le ore 17, quando comincerà la vera e propria manifestazione. Una manifestazione particolare, che darà voce all’assordante silenzio dei partecipanti.
I professionisti dello spettacolo, infatti, manifesteranno in silenzio, e confinati nel proprio spazio circoscritto, nel pieno rispetto delle norme sul distanziamento sociale. Ogni partecipante dovrà occupare la posizione assegnata «insieme al proprio strumento, abito/oggetto di scena e corpo, con la massima attenzione al distanziamento fisico, nel pieno rispetto delle norme previste. Affinché questo momento di crisi – si legge nel comunicato che gira principalmente sui social network – sia l’occasione per affrontare collettivamente quelli che sono i problemi atavici di un comparto tra i più produttivi in Italia che attende da anni una legge che adegui il suo lavoro agli standard europei».
La #manifestAzione
Attraverso questa manifestazione, partita “dal basso”, l’intero comparto della cultura e dello spettacolo si mostra unito nella richiesta «di un reddito di continuità che traghetti il comparto culturale fino alla ripresa piena dei singoli settori; per un tavolo di confronto immediato tecnico-istituzionale fra lavoratrici, lavoratori, sindacati, governo e istituzioni sulla riapertura, e su strumenti successivi di rivendicazione e riforma».
Si chiede, insomma, una maggiore tutela per l’intero comparto culturale e la salvaguardia del lavoro, anche attraverso incontri di natura politico-istituzionale. Un tavolo di confronto che abbia tra le priorità anche la salute dei lavoratori, attraverso protocolli di sicurezza e la garanzia di una ripartenza sostenibile. Si vuole sottolineare, dunque, l’importanza di un Coordinamento Nazionale per promuovere l’ampliamento dei diritti e delle tutele per chi lavora in questo settore, e per la strutturazione di un «sistema equo e paritario».
La notizia, diffusa anche sotto forma di “passaparola digitale”, ha riscosso già diversi consensi. Tra gli artisti e i professionisti dello spettacolo che hanno già sottoscritto il comunicato, fa sapere Repubblica, anche Giobbe Covatta, Eugenio Bennato, Roberto Colella (La Maschera), Dario Sansone (Foja), 99 Posse, Ex OPG – Teatro Popolare, Il Pozzo e il Pendolo, e molti altri ancora.
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