di Raffaele Accetta- Quello passato, è stato il primo sabato post lockdown ma a vedere il numero di foto e video che ritraggono i giovani sul lungomare di Napoli il Coronavirus sembra già solo un lontano ricordo.
Chi si è trovato da quelle parti parla di «una follia collettiva».
Nonostante i locali della movida abbiano rispettato il limite della chiusura alle 23, migliaia di persone, anche senza mascherina, si sono riversati in strada con i marciapiedi utilizzati come corsie preferenziali da auto e moto.
Il risultato? Traffico bloccato fino alle 4 del mattino, assembramenti e bivacchi, schiamazzi, e persino risse tra giovani e residenti esasperati a filmare il tuttoa
Non meno folle l’impatto ambientale: ancora ben visibili bottiglie sparse e rifiuti disseminati ovunque lungo via Caracciolo.
“Tra clacson e schiamazzi non è stato possibile dormire – spiega all’Ansa un residente che ha l’abitazione di fronte al porticciolo di Mergellina – C’erano assembramenti di giovani, la gente sembrava impazzita dopo due mesi di lockdown. Mergellina era completamente paralizzata: via Caracciolo, piazza Sannazaro, piazzetta del Leone. La situazione si è normalizzata solo dopo le 4. È stato un inferno”.
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