Arrivano le prime lettere di licenziamento per i lavoratori della Jabil a Marcianise. Il Governo è in trattativa con tutte le parti. Intanto è indetto lo sciopero.
Trattativa serrata tra la Ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, i sindacati di categoria e rappresentanti del consiglio di amministrazione della multinazionale americana Jabil. Sul tavolo c’è il rinvio del provvedimento che porterebbe al licenziamento 190 lavoratori. Dei 700 lavoratori in fabbrica ne rimarrebbero solo 350. Se i licenziamenti venissero rinviati, ci sarebbe tempo di valutare una ricollocazione dei 190 che lasceranno la Jabil.
Sabato mattina erano arrivate a casa degli operai le prime lettere di licenziamento. Catalfo aveva convocato Clemente Cillo, country manager della Jabil, che attenendosi alle indicazioni dell’amministrazione aveva confermato i licenziamenti. La Catalfo, con il sostegno del Mise e dell’Assessorato al Lavoro della Regione Campania, rappresentato da Sonia Palmeri, aveva ribadito l’illegittimità dei licenziamenti, per le norme contro i licenziamenti durante il periodo di emergenza sanitaria.
C’è stato poi l’incontro con tutte le parti. Ma i sindacati fanno sapere che hanno dovuto aspettare per 2 ore l’esito di un prima fase con la sola azienda. “Siamo rimasti ad aspettare almeno per due ore. Il collegamento è arrivato solo alle 18,30”, dice Francesco Percuoco, Fiom-Cgil, che era con gli altri in fabbrica a Marcianise in attesa di collegarsi in videoconferenza. Una lunga discussione, durante la quale i sindacati hanno chiesto il ritiro dei licenziamenti.
Si attendono ora novità dal Governo e dall’azienda. Intanto i lavoratori Jabil di Marcianise hanno indetto lo sciopero. Michele Paliani, della Uilm, ribadisce che “se i licenziamenti verranno ritirati ovviamente verrà ritirato anche lo sciopero che abbiamo indetto, altrimenti sarà uno scontro duro con la Jabil”.
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