Dopo i tafferugli di ieri sera a piazza Bellini, sono stati convalidati gli arresti di tre uomini.
Si tratta di Pietro Spaccaforno, 39 anni, Fabiano Langella, di 27 anni, e Diego Marmora, di 40 anni.
I tre dovranno rispondere di minaccia, lesioni, resistenza e danneggiamento aggravato nonché denunciati per oltraggio a Pubblico Ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità.
Il flash mob
Intanto il centro sociale Mezzocannone Occupato – al quale i tre uomini appartengono – ha organizzato un flashmob per chiederne la liberazione immediata. L’appuntamento è stasera, ore 19:30, a piazza Bellini.
Il gruppo parla di un abuso in piena regola e ricostruisce così la vicenda:
“Ieri sera a Piazza Bellini tre ragazzi, che sono anche tre attivisti storici di Insurgencia, sono stati fermati (e successivamente arrestati e portati in carcere) durante uno dei pattugliamenti delle forze dell’ordine nelle zone più affollate del centro storico. La colpa? Ancora ora, risulta incomprensibile”.
“Pare che la follia cui stiamo assistendo sia iniziata – aggiungono – perché qualcuno, tra i controllati, non portava con sé il documento di identità, cosa che – ricordiamolo visto il numero di assurdità che siamo costretti a leggere in queste ore – non costituisce di per sé reato (in Italia è obbligatorio solo esplicitare le proprie generalità, non esibire immediatamente una loro certificazione). Questo pretesto ha dato la stura al solito atteggiamento provocatorio delle forze dell’ordine, di cui abbiamo avuto tante prove in questi mesi”.
La versione della Polizia
Completamente diversa è tuttavia la versione della Polizia.
La Questura di Napoli in una nota fa sapere che l’equipaggio è stato bersaglio di parole ingiuriose durante il servizio di controllo del territorio. Con il ripetersi di insulti, gli agenti hanno così deciso di identificare l’uomo che si è rifiutato di dichiarare le proprie generalità continuando ad offendere gli operatori ed attirando l’attenzione delle altre persone presenti.
Secondo la ricostruzione della Questura, i poliziotti hanno chiesto l’aiuto di altre pattuglie dopo vani tentativi di riportare la calma. Nel bilancio si parla di “un funzionario di polizia e altri 11 operatori che hanno riportato contusioni e traumi con prognosi da 3 a 17 giorni mentre cinque volanti sono state danneggiate”.
Inoltre, il questore di Napoli Alessandro Giuliano ha dichiarato: “Gli operatori delle Volanti hanno gestito la situazione con equilibrio, a fronte di un inaccettabile comportamento aggressivo e minaccioso di decine di persone. Verrano svolte indagini per individuare i responsabili di queste condotte”.
I testimoni
Discordati anche le versione dei testimoni. Sui social c’è chi dichiara che i tre stavano tranquillamente prendendo l’aperitivo, ma anche chi sostiene di averli sentiti inveire contro gli agenti.
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