La costa del golfo di Napoli è stata oggetto di indagine dell’operazione “Spazzamare’ che ha rivelato quanto il fondale sia diventata una pattumiera.
La costa del golfo di Napoli è stata oggetto di indagine dell’operazione “Spazzamare’ che ha rivelato quanto il fondale sia diventata una pattumiera. Carcasse di motorini, sedili e rifiuti di ogni tipo estratti dai fondali solo dal porto di Torre Annunziata, dove si sono immersi i sommozzatori della Guardia Costiera insieme con subacquee volontari in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani.
Nello stesso giorno sono state ispezionate darsene e porticcioli di tutti le regioni costiere d’Italia per una giornata di tutela straordinaria dei fondali marini. Bottiglie, sacchetti di plastica e copertoni che giacciono sui fondali, oltre a guanti e mascherine, ormai segnalati ovunque in mare.
L’operazione “Spazzamare” promossa da Clean Sea Life e dalla Guardia Costiera italiana, è stata la più grande task force di subacquei al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica al rispetto dell’ambiente marino e costiero.
Nel porto di Torre Annunziata hanno operato i sommozzatori del 2° Nucleo Sub della Guardia Costiera di Napoli che, al termine della mattinata, hanno rimosso dal fondale marino circa mezza tonnellata di rifiuti di ogni genere.
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