Il Napoli torna a vincere la Coppa Italia dopo sei anni dall’ultima volta, battendo la Juventus dei grandi ex Maurizio Sarri e Gonzalo Higuain per 4-2 ai calci di rigore e conquistando il trofeo per la sesta volta nella sua storia, agganciando la Fiorentina.
Se allo Stadio Olimpico di Roma regnava un’atmosfera surreale, a Napoli, dopo il rigore decisivo di Arkadiusz Milik, l’atmosfera è stata completamente ribaltata: bagni di folla, cori e caroselli si sono subito scatenati in tutta la città, dando luogo ad assembramenti che, purtroppo, non mancheranno dall’essere oggetto di fatti di cronaca nei giorni a seguire.
I luoghi presi immediatamente d’assalto sono stati Piazza del Plebiscito e Piazza Trieste e Trento, ma anche il Vomero, il Lungomare Caracciolo e Piazza Garibaldi, dove la squadra era attesa alle ma che, per ragioni di sicurezza, è stata fatta arrivare alla stazione di Afragola. Meno assembramenti si sono creati all’esterno dello Stadio San Paolo, dove invece ha regnato uno striscione posto all’esterno della Curva B con su scritto “Il cuore batte forte, in silenzio per rispetto della morte”.
Il Frecciarossa che ha riportato la squadra di Gattuso a Napoli con la coppa fresca conquistata, è partito da Roma alle 00:40 circa: il tam tam è stato immediato e migliaia di tifosi hanno deciso di recarsi alla Stazione Centrale, con la situazione che è apparsa sin da subito difficile da gestire tanto che il Napoli aveva programmato di fermarsi alla stazione di Afragola per evitare la ressa.
Ma anche in questo caso il passaparola è stato immediato e così, in meno di mezz’ora, anche Afragola è stata sommersa dai tifosi in festa: il treno, arrivato alle 2.15, è così ripartito per Piazza Garibaldi, dove nel frattempo è arrivata la Polizia in assetto anti-sommossa per proteggere il pullman del Napoli. Ma all’esterno della Stazione Centrale c’erano troppe persone e quindi alle 3.30 il Frecciarossa è ritornato ad Afragola, dove nel frattempo le forze dell’Ordine sono riuscite a creare un cordone di sicurezza per consentire ai calciatori di rientrare a casa.
I giocatori si sono consacrati alla folla alle 3:37 circa, con capitan Lorenzo Insigne che ha salutato i tifosi mostrando la coppa e via di applausi e cori festanti per tutto il gruppo, in particolar modo per Gattuso, l’ultimo ad uscire dalla stazione verso le 4 e che per lui, forse più che per ogni altro, questa coppa ha un sapore speciale, un sapore di vendetta e di riscatto, per l’allenatore, per l’uomo.
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