Chiude i battenti la macelleria di Polverino a Marano. Raggiunte dalle misure interdittive antimafia anche le attività del figlio del boss.
La prefettura di Napoli ha emesso misure interdittive antimafia per le attività di Vincenzo Polverino, figlio del boss Giuseppe, detto o’ Barone. Tra queste la macelleria e hamburgeria situate in corso Europa a Marano. Altre aziende del territorio di Marano sono state raggiunte da analoghi provvedimenti perché riconducibili alla criminalità organizzata.
A fine maggio un’indagine della Dda aveva portato all’arresto di 16 persone riconducibili al clan Polverino, tra cui il presunto reggente, omonimo del giovane Vincenzo, ma più anziano e cugino del boss Giuseppe. A inizio giugno poi la Dda procedeva al sequestro di beni riconducibili al clan per un valore di 10 milioni di euro.
Ora arriva il blocco anche per le attività di Polverino jr, ad oggi incensurato, che esprime il suo rammarico: “Alla base del provvedimento del prefetto sussiste la mia condizione familiare e parentale, oltre ad allusioni e deduzioni sulla mia persona che trovo profondamente ingiuste”. Polverino jr sostiene di aver fatto di tutto per scrollarsi di dosso il peso del pregiudizio: “Ho combattuto contro diffamazioni, difficoltà operative sempre mettendoci la faccia nella più totale trasparenza, invano”.
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