“Telefono amico”: Quando l’ascolto diventa un dono per chi lo riceve e per chi lo dà. Il terzo romanzo di una giovane scrittrice emergente, Claudia Simonelli, è il percorso di crescita di un intreccio di personaggi, dinamico, emozionante e soprattutto reale.
TRAMA
Stefano è un giovane e confuso studente della facoltà di psicologia, che non riesce a empatizzare coi problemi delle persone che lo circondano. Decide così di fare del volontariato al Telefono Amico, un’associazione che si occupa di rispondere alle telefonate di chiunque si senta solo e abbia voglia di sfogarsi, chiacchierare, alleggerirsi. Nel disperato tentativo di migliorare il rapporto con se stesso e con gli altri, Stefano affronterà i cambiamenti aiutato dalle donne forti della sua vita: sua madre, la sua migliore amica Cristiana, Clara, Simona e la simpaticissima signora Anna. Un percorso di crescita dettato da insegnamenti tutti femminili, che però fanno bene anche agli uomini.
RECENSIONE
Leggere un libro è come vivere una storia; la bravura dello scrittore sta proprio in questo, far sì che il lettore si senta parte del tutto e questa giovane scrittrice napoletana, ci è riuscita in pieno. Affrontare tematiche tanto varie, mantenendo ben saldo il fil rouge che lega ogni personaggio, ogni vissuto non è da tutti ma Claudia Simonelli lo ha fatto con “Telefono amico”, in cui lo stato d’animo d’apatia del protagonista ci fa pensare che non siamo i soli a passare dei periodi in cui ci sentiamo persi e non sappiamo né cosa vogliamo, né se c’è davvero qualcosa per cui valga la pena battersi.
Così la storia d’amore lgbt ci ricorda che la felicità non si trova nelle convinzioni di vita imposte dagli altri ma da ciò che ci fa essere noi stessi e in più la scrittrice mette il lettore faccia a faccia con una realtà innegabile: la possibilità che abbiamo tutti, in un modo o nell’altro, di diventare genitori non vuol dire che lo si sappia essere e che lo si faccia bene. Ci sono situazioni estreme o meno estreme con cui si può convivere ma il romanzo di Claudia Simonelli ci dimostra che inevitabilmente la nostra vita è condizionata da chi ci ha messo al mondo e a tante situazione potrebbe non esserci altro riparo se non la fiducia in ciò che possiamo essere, nella nostra incredibile voglia di vita, nella nostra inimmaginabile forza.
Da tutto questo però si viene salvati spesso e incondizionatamente dall’amore dei nonni, come fa la signora Anna con Stefano, nonostante non sia la sua vera nonna. Lo aiuta a salvarsi da sé stesso e questo dovrebbe farci riflettere, nella vita di tutti i giorni. L’ascolto come antidoto, la parola come quiete dopo la tempesta.
Dopo aver letto il romanzo di Claudia Simonelli, viene naturale chiedersi se il “telefono amico” esista davvero perché molti potrebbero non conoscerne l’esistenza e, fortunamente, la risposta è sì! Il “Telefono Amico” è un servizio di volontariato di ascolto telefonico dedicato a persone in crisi o in stato di particolare disagio emozionale. Il primo centro di ascolto telefonico è apparso a New York nel 1906 con il nome di “Save a Life” con l’obiettivo di arginare un fenomeno sociale allarmante diffusosi nella metropoli americana in quei tempi: il suicidio. In Italia i primi centri di soccorso telefonico sono nati autonomamente e sono gestiti da gruppi spontanei, composti da volontari, con il nome di “Telefono Amico” o “Voce Amica”.
Un espediente narrativo molto interessante attorno a cui ruota la vita dei personaggi del terzo romanzo di questa scrittrice emergente che con uno stile dinamico e leggero, non delude, non scrive banalità e ci emoziona con le sue storie così reali e vere.
SCHEDA INFORMATIVA
Titolo: Telefono amico
Autore: Claudia Simonelli
Genere: Romance contemporaneo
Disponibile in ebook a € 2,99 e in formato cartaceo a € 6,99
Pagina autore: Claudia Simonelli Autrice
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