La letteratura dell’orrore e ci ha insegnato che evocare gli spiriti è sempre molto pericoloso. Le sedute spiritiche vengono rappresentate sempre allo stesso modo: tavoli rotondi, sgabelli a tre gambe, candele, una medium capace di dialogare con l’altro mondo e un cerchio di persone che si tiene per mano.
Ebbene, a Napoli le cose non funzionano affatto così: per evocare un fantasma basta, infatti, friggere delle patatine fritte. Persino i fantasmi, in questa città, sono golosi e apprezzano il buon cibo – e, soprattutto, non sembrano particolarmente pericolosi.
Quest’oggi #BussoLaTavola intinge le dita nel mistero – e nel ketchup – e vi racconta la storia di un fantasma ghiotto di patatine fritte.
Il fantasma americano di via Marina
Se passeggerete a via Marina di notte vi potrà capitare d’incontrare un giovane alto e biondo dagli occhi azzurri. Lo vedrete sempre con indosso una divisa da marinaio americano e lo sguardo, malinconico, rivolto verso il mare.
Se proverete a rivolgergli la parola vi parlerà in inglese e all’alba sparirà in una nuvola di fumo: è lui il fantasma protagonista di questa leggenda. Si tratta dell’anima di un giovane marinaio americano morto durante la seconda guerra mondiale che, non riuscendo a rassegnarsi alla sua morte prematura, continua a vagare a via Marina.
Il fantasma si mostra sempre come profondamente infelice ed esprime spesso il desiderio di fare ritorno in patria – desiderio che, purtroppo, non potrà mai esaudire. Sebbene non lo si possa accontentare, c’è però un altro modo per veder sorridere il viso di questo sfortunato ragazzo: friggere delle patatine fritte.
Il Marinaio goloso
Chiunque abiti a via Marina può evocare questo fantasma sconfortato, a patto che abiti a un piano alto e che decida di friggere delle patatine dopo il tramonto.
Ogni volta che qualcuno prepara questo piatto, infatti, il fantasma sparisce dalla strada di Via Marina e compare alla finestra della casa dove le patatine stanno friggendo. Il viso sorridente di questo ragazzo biondo è stato visto alle finestre di via Marina ogni volta che l’odore delle patatine fritte riempiva un appartamento.
Il fantasma non entra mai in casa e sembra che si limiti a osservare gli abitanti della casa che gustano quello che era, stando a ciò che riferiscono i testimoni che hanno chiacchierato con lui, il suo piatto preferito quand’era ancora in vita. Una volta che gli altri hanno concluso il pasto il fantasma svanisce e torna a vagare, di nuovo triste, lungo via Marina, lo sguardo rivolto verso il mare e una lacrima che gli solca il viso.
La variante di Battipaglia
Sembra che il fantasma del marinaio goloso non sia stato avvistato soltanto a Napoli ma anche nella provincia di Salerno e, nello specifico, a Battipaglia.
Anni fa si diceva che un ragazzo alto, biondo e dagli occhi azzurri – identico a quello dei racconti napoletani – apparisse alle finestre di tutti coloro che friggevano patatine nel cuore della notte. Il fantasma si limitava a sorridere a schiacciare il naso contro le finestre, al massimo salutando i proprietari dell’appartamento in inglese, ma non entrava mai in casa.
Sembra che questo fantasma goloso non visiti più Battipaglia dagli anni ’60 e che da allora infesti soltanto via Marina.
Il fantasma del Marinaio e le patatine fritte
La prossima volta che avvertirete un languore nel cuore della notte e deciderete di fare uno spuntino, state bene attenti, perché potreste inavvertitamente evocare questo fantasma. Se invece desiderate iniziare una carriera da spiritisti, forse dovreste procurarvi anche una friggitrice: un fantasma tenero e innocuo come questo sembra un ottimo modo per fare esperienza nell’evocazione degli spiriti…
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