“Purtroppo questo fenomeno è diventato consuetudine in questo periodo dell’anno e così assistiamo a pomodori, melanzane, carote e ortaggi vari che galleggiano sul fiume e i suoi affluenti, trasformati in minestroni da quelle industrie agro-alimentari che sversano i loro rifiuti in acqua in maniera illecita ed irresponsabile. Il Sarno, così come tuti i corsi d’acqua, vanno salvati dall’inquinamento prima che sia troppo tardi e per fare questo occorrono controlli mirati e su tutto il territorio, gli inquinatori vanno puntiti in maniera esemplare, anche con la chiusura delle attività produttive se è necessario.”
Sono state le parole del Consigliere Borrelli e di Sofia Esposito, responsabile dei Verdi-Europa Verde nel salernitano.
“Inoltre pensiamo che si potrebbero creare degli incentivi per gli impianti di depurazione per tutte le attività produttive e tutti gli stabili, in questo modo si può arginare in maniera importante il fenomeno degli scarichi non trattati. Dobbiamo ideare ed attuare piani che possano salvare il nostro territorio e non bisogna più aspettare per farlo.”-
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