Lo sfogo dei docenti: “siamo stati invitati a fare il test rivolgendoci ai medici di base, ma questi si rifiutano”.
I docenti campani sono alle prese con lo screening incentivato dalle autorità per l’emergenza covid, in vista della riapertura delle scuole. Ma non sono poche le difficoltà che intercorrono. Prima di tutto per il bacino elevato di test da processare, ma anche perché pare che i medici di base siano poco informati sul da farsi o addirittura si stiano rifiutando. Di conseguenza, in questi giorni, all’Asl del Frullone le file sono intasate.
“Noi docenti abbiamo ricevuto una comunicazione via mail dal commissario Arcuri in cui venivamo invitati, facoltativamente, a fare il test per il Covid-19 rivolgendoci al medico di base. Il mio, ma vista la folla che c’è qui stamattina non solo lui, si è rifiutato di farmi il test”. Questo è lo sfogo di una docente che stamattina si è messa in fila per poter effettuare il tampone. “Di noi insegnanti si è detto di tutto, anche che volessimo sottrarci alla procedura, ma la realtà è diversa”.
La fascia oraria prevista per i test è dalle 12 alle 18. Ma non basta anticiparsi per non incorrere in file chilometriche. Dopo aver compilato una dichiarazione, i docenti vengono separati da chi va al Frullone perché rientrati dalle vacanze. Ci si chiede se una soluzione migliore non sarebbe stata utilizzare gli istituti stessi, in cui i docenti in questi giorni prendono servizio, per i test rapidi.
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