All’inizio di un anno scolastico sicuramente diverso dal solito, la protesta delle maestre napoletane per garantire la sicurezza degli ambienti.
La scuola sta per cominciare in tutta la Campania, ma a Napoli maestre di asili nido e materne protestano contro la gestione delle loro scuole. Al sindaco De Magistris, il personale scolastico chiede un impegno maggiore per garantire le medesime condizioni di sicurezza degli istituti privati. La denuncia è chiara: gli istituti comunali mancano di sapone, guanti, mascherine e personale per effettuare la misurazione della temperatura. Pare, inoltre, che non sia stata effettuata una vera e propria igienizzazione dei locali e che, per questo motivo, sia impossibile utilizzare gli spazi esterni degli istituti.
Indubbiamente vi è una grande incertezza rispetto alle regole dettate dai vari dpi. Per questo motivo, oggi e domani, il personale scolastico sarà in sciopero per chiedere delle soluzioni, indispensabili per la riapertura delle scuole. Franca Pinto, segretario provinciale Csa, afferma:
Il sindaco deve assumersi la responsabilità di questa situazione. C’è chi vuole far credere che le maestre e il personale scolastico stanno protestando perché non vogliono far riaprire le scuole ma è esattamente il contrario. Tutti noi vogliamo che tutte le scuole aprano ma devono farlo in sicurezza per evitare che poi si debbano richiudere. Lo dobbiamo innanzitutto ai bambini, alle famiglie ma anche a tutti quelli che lavorano e si impegnano nella scuola.
Ed ecco che lo slogan utilizzato diviene esplicativo della situazione in cui la scuola versa in questo momento: Scuola aperta, sicurezza incerta. Più fatti e meno parole.
La riapertura di nidi e scuole materne, prevista per lunedì 28 settembre, è dunque a rischio nel comune di Napoli dove, tra l’altro, mancano circa 100 insegnanti di sostegno e 150 maestre.
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