Diktat dall’Unità di crisi e dalla Regione: “inibito a tutti gli organi aziendali rilasciare informazioni e interviste”.
In queste ore la situazione al Cotugno si fa seria, con 10 posti occupati in Terapia intensiva su 16 disponibili, 16 pazienti in sub-intensiva e 102 ospitati nelle corsie di degenza ordinaria. Intanto arriva il diktat dalla Regione: i dirigenti della sanità, medici e manager non devono interloquire con i mezzi di comunicazione. A intimarlo è una nota dell’Unità di crisi, protocollata della Regione, sulla gestione delle informazioni e rapporti con i media:
Si segnala che la scrivente Unità di crisi, in raccordo con la presidenza della Regione, è l’unico organismo abilitato a fornire indicazioni e riscontri agli organi di stampa e a quelli radiotelevisivi e ai social media. È pertanto inibito a tutti gli organi aziendali rilasciare informazioni e interviste o intrattenere collaborazioni con i predetti organi senza espressa autorizzazione di questa unità di crisi.
La nota porta le firme del dirigente Ugo Trama, il direttore generale Tutela salute Antonio Postiglione, il coordinatore Italo Giulivo. Un dirigente che vuole restare anonimo commenta: “Un altro bavaglio per non farci raccontare la verità. Prima dalle elezioni De Luca elencava i presunti successi della sanità, adesso che le cose si stanno mettendo male, ci tappa la bocca”. Oggi saranno riattivati gli ultimi 10 posti letto al Cotugno. Vuol dire che da questo momento l’intero presidio infettivologico è completamente dedicato al Covid.
_
Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola TV per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!