Dopo la tragica morte del 21enne Willy Duarte a Colleferro, il governo si è adoperato per rendere più aspre e severe le pene per la partecipazione a risse e atti di violenza. La collaborazione tra il ministro della giustizia e la ministra dell’interno ha portato alla creazione di un nuovo decreto, denominato “Norma Willy” in onore dell’ormai defunto ragazzo.
Ma cosa prevede esattamente la norma Willy?
Per prima cosa, la multa per il reato di rissa aumenta da 309 euro a 2000 euro, e nel causo si causino lesioni ad altrui persona la condanna sale da un minimo di 3 mesi e un massimo di 5 anni ad un minimo di 6 mesi e un massimo di 6 anni. Ma l’elemento più importante della norma resta l’eventualità di imporre un daspo.
Il daspo può essere imposto dal questore, vietando l’accesso a locali e esercizi pubblici, daspo che non viene solo applicato a chi è stato condannato per partecipazione a rissa, ma anche per gli spacciatori che vendono droga nei dintorni di scuole o negozi.
A questa norma il legale della famiglia di Willy ha reagito con diffidenza e disappunto: “Come avvocato non credo che legiferare in emergenza sia la cosa più saggia. Già adesso ci sono norme severe ma bisogna far sì che le pene siano espiate e abbiano funzione educativa”.