Un nuovo report è stato rilasciato dalla task force scientifica creatasi nel comune di Napoli, la quale ha identificato non solo le zone rosse, ma anche le altre zone a rischio delle varie municipalità in cui è diviso il comune.
Si parte dalle zone verdi, zone definite “aree fredde”, dove la diffusione del virus è sotto controllo e la situazione è tranquilla. In questa zona sono comprese la quinta e la decima municipalità, in particolare la zona del Vomero, che presenta pochi infetti e una bassa crescita percentuale degli stessi.
In seguito, le zone gialle, ovvero prima e seconda municipalità. In queste zone l’incremento percentuale dei contagi sta calando, risultando di fatto in procinto di raggiungere i livelli delle zone verdi. Sono compresi i quartieri di Chiaia, Posillipo, Avvocata e Montecalvario.
Al contrario delle zone gialle, definite “in via di raffreddamento”, le zone arancioni sono quelle che si avviano a diventare zone rosse, con un incremento percentuale in aumento e un maggiore numero di contagi. Sono comprese le aree di sesta, ottava e nona municipalità: Ponticelli, Piscinola, Soccavo, San Giovanni, Soccavo e Scampia. Nonostante il numero di contagi sia ancora più basso delle zone rosse, questi continuano ad aumentare a ritmo serrato.
Infine le zone rosse, quelle ad alto numero di contagi e elevato incremento percentuale. Tali zone sono terza, quarta e settima municipalità: San Pietro-Secondigliano-Miano, Stella-San Carlo, Poggioreale-San Lorenzo-Vicaria.
Il Sindaco di Napoli commenta sulla situazione, affermando che grazie a tali studi sarà possibile agire in maniera specifica, tenendo in considerazione il livello di contagi e evitando chiusure generalizzate nel comune.