venerdì, Novembre 22, 2024
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Adiacente Possibile: L’unione di attivismo e arte, società e teatro al Bellini di Napoli

Adiacente Possibile: il progetto che unisce attivismo e arte, società e teatro. Dal 22 ottobre al 19 dicembre al Teatro Bellini di Napoli.

COMUNICATO STAMPA

Adiacente Possibile: il progetto che unisce attivismo e arte, società e teatro.

27 appuntamenti dal 22 ottobre al 19 dicembre, ogni giovedì, venerdì e sabato

Teatro Bellini di Napoli

Adiacente Possibile è il progetto sperimentale curato da Agostino Riitano, prodotto dal Teatro Bellini di Napoli nell’ambito del Piano_BE, che si ispira alle teorie del biologo Stuart Kauffmann, a cui si deve il concetto di “adiacente possibile” come spazio di potenzialità e co-evoluzione.

adiacente possibile piano be

Il progetto si svolgerà dal 22 ottobre al 19 dicembre, ogni giovedì, venerdì e sabato dopo la recita pomeridiana: 27 appuntamenti per dar vita ad un viaggio senza filtri nei conflitti del contemporaneo.

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Adiacente Possibile si sostanzia in un grande schermo che prende il posto del palcoscenico. Uno squarcio nello spazio fisico del teatro che darà libero accesso al tempo presente, accogliendo e restituendo immagini in presa diretta: un flusso di realtà che non sarà imbrigliato nelle convenzioni dei linguaggi performativi, piuttosto sarà condiviso nudo e crudo per verificare collettivamente le infinite possibilità di ricombinazione del reale. Cittadini da diverse parti del mondo offriranno agli spettatori in teatro testimonianze dirette e sguardi in tempo reale attraverso la camera del loro telefono cellulare. Ogni appuntamento di Adiacente Possibile sarà un’esplorazione dei conflitti, delle contraddizioni e delle tragedie contemporanee, con l’obiettivo di allargare la visuale a punti di vista inattesi.

“Il teatro e la cultura non possono più essere utilizzati per il mero consumo di prodotti. Il processo creativo e l’immaginario sono cardini troppo potenti del nostro abitare e conoscere il mondo: è necessario impiegarli per costruire forme di socializzazione che sopravvivano nella società del rischio. Il teatro è presenza nello stesso spazio e nello stesso tempo. Potremmo viverlo come luogo di passiva rappresentazione, invece abbiamo deciso di rispettarlo in quanto luogo di interazione e di creazione. In questo momento in cui si dibatte della chiusura dei luoghi della cultura, in quanto potenziali contesti di propagazione del contagio, i dati dimostrano che tali ambienti sono fortemente controllati e non espongono i cittadini al rischio. Tuttavia, il “luogo” come spazio di condivisione e di esperienza è messo in crisi. Adiacente Possibile ne rigenera l’utilità ponendo la più grande attenzione ai contenuti e riducendo l’isolamento etico e psicologico che i dolori del mondo patiscono. Dunque il teatro come cura, come strumento per elaborare la realtà, per sentirne fino in fondo le tragedie e quindi uno strumento di catarsi.”

dichiara Agostino Riitano.

Il programma di Adiacente Possibile è in costante evoluzione.  Il primo appuntamento del 22 ottobre è dedicato a Venezia, una città smarrita nei cambiamenti e trasfigurata dal turismo di massa che oggi fa i conti con l’identità perduta, riflettendosi nelle acque calme e limpide del Canal Grande ripulite dal lockdown.  Nelle prime settimane ci saranno testimonianze dal Mar Mediterraneo sul salvataggio dei naufraghi;  dal Kenya sulla scuola, la bellezza e il futuro, da New York sui conflitti sociali post elezioni presidenziali, dalla Serbia sulla corruzione dei poteri dello Stato, dal Congo sullo sfruttamento delle risorse minerarie, dall’Amazzonia sulla devastazione della foresta vergine.

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Adiacente Possibile è pensato come processo culturale collettivo, nel quale la partecipazione attiva alla creazione e all’immaginazione, supera la tradizionale differenza tra attore e spettatore, certi che oggi più che mai il teatro sia l’unico “dispositivo sociale” che possa restituirci catarsi e vie di fuga, a patto che ciascuno si faccia testimone e non più mero spettatore. Decine di cittadini nel mese di settembre si sono incontrati nella sala teatrale del Piccolo Bellini, ed hanno avviato il percorso di co-creazione per  individuare le tematiche più urgenti da indagare nel palinsesto di Adiacente Possibile. Il percorso di co-creazione tra cittadini, artisti e istituzioni incentrato su Adiacente Possibile, si fa anche strumento per sperimentare una nuova modalità di produzione teatrale,  mescolandosi nel progetto BE_Jennifer: ogni martedì lo spettacolo “Le cinque rose di Jennifer” regia di Gabriele Russo, suddiviso in segmenti, sarà ricreato e trasformato dalla visione del palinsesto di Adiacente Possibile ed implementato dalle sollecitazione dei partecipanti alla co-creazione.

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