Il Governo è al lavoro su un nuovo DPCM. La bozza sarebbe già pronta e mancherebbe solo la firma e l’annuncio da parte del Premier Conte, prevista in giornata. Le possibili novità.
Continua lo sforzo del Governo nel contrastare l’epidemia; un nuovo DPCM sarebbe infatti pronto ad entrare a breve in vigore ed andrebbe a sostituirsi a quello annunciato appena ieri. Secondo indiscrezioni la bozza sarebbe già pronta, e si attende solo la firma; possibile annuncio in serata delle nuove misure restrittive. Il periodo di validità delle norme dovrebbe partire da Giovedì 5 Novembre fino al 3 Dicembre.
Secondo una bozza trapelata, uno dei primi provvedimenti sarà quello di imporre un coprifuoco nazionale dalle ore 22:00.
Nella bozza si legge:
Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi.
Le novità del nuovo DPCM
Sono convinta che domattina ci sveglieremo con un Dpcm già pronto, quindi confido che entro stanotte il Dpcm arrivi a vedere la luce.
A dirlo è il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa, in una intervista concessa a RaiNews24. Lo stesso sottosegretario aggiunge:
È molto complesso anche per il meccanismo che mette in moto perchè attua una sorta di automatismo.
Dunque stando a quanto riportato da Zampa, la direzione intrapresa dal Governo sarebbe quella di un lockdown light, sulla falsariga di quello attualmente in vigore in Germania.
L’Italia divisa in 3
Per gestire la criticità della situazione si è deciso di dividere il Paese in 3 aree (rosse, gialle e verdi), classificate in base al rischio. Ogni regione ricadrà in una di queste tre aree e si agirà di conseguenza.
Ad oggi le tree aree che presentano uno scenario più a rischio (quindi per le quali sono opportune misure più ristrettive) dovrebbero essere Calabria, Piemonte e Lombardia. Va in ogni caso ricordato che il coprifuoco previsto dalle ore 22 sarà di carattere nazionale, a prescindere dall’area di rischio in cui ricade la regione.
Nelle aree ad alto rischio (che ricadono negli scenari 3 e 4) dovrebbe essere:
vietato ogni spostamento in entrata e uscita dai territori.
Almeno secondo quanto scritto nella medesima bozza.
Tale ordinanza può riguardare aree più circoscritte all’interno di una Regione, o la Regione stessa.
E’ opportuno sottolineare la differenza tra lo scenario 3 e lo scenario 4; nello scenario 4 è fatto divieto di spostamento all’interno dei medesimi territori (dunque a livello comunale e provinciale). In Campania, del resto, lo spostamento tra Provincie è già vietato, per volere del presidente De Luca.
Sileri: Oggi è la giornata del Dpcm
A Rai Radio1 il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ha dichiarato quanto segue:
Oggi è la giornata del Dpcm, ci saranno ulteriori confronti per le ultime limature dopo di che ci sarà quel che il presidente Conte ha annunciato alla Camera e al Senato. Immagino ci sarà stasera, dopo l’incontro con le regioni […] Sicuramente se ci sono delle regioni ad alto rischio vi saranno delle limitazioni di spostamento tra queste e le regioni a basso rischio. I lockdown non saranno come a marzo e le misure avranno una durata temporanea. Serve un minimo indispensabile di due o tre settimane.
La questione scuola
Al termine dell’incontro tra il premier Conte e le delegazioni delle forze di maggioranza, riporta l’Adnkronos, si è stabilito che nelle Regioni “rosse” la scuola sarà in presenza solo fino alla prima media. Mentre nelle regioni “gialle” potranno arrivare fino alla terza media
Decreto ristori
Governo al lavoro anche su un secondo decreto ristori, da utilizzare per le chiusure di attività previste con il nuovo DPCM. Giovedì dovrebbe essere convocato il Consiglio dei ministri per discuterne. Al momento il ricorso a un nuovo scostamento di bilancio, sarebbe invece da escludere.
Sebbene sia già da qualche giorno che si parli di un’Italia divisa in zone, il Governo non avrebbe ancora spiegato per bene ai vari presidenti di Regione cosa voglia dire queste espressione e dell’argomento si è sempre parlato in linea generale e in modo vago, ma mai in modo approfondito.
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