Il presidente della Campania Vincenzo De Luca, nel corso della solita diretta del venerdì, ha commentato le misure assunte dal governo con l’inserimento della Campania tra le zone gialle.
“La Campania è stata collocata nella zona gialla, questo elemento, questa classificazione ha determinato qualche sorpresa. Abbiamo visto la curiosità di qualcuno che quasi voleva la Campania in zona rossa. Spiacente. Per mesi abbiamo assistito a campagne scandalistiche a interviste con uomini mascherati, c’è qualche imbecille di amministratore pubblico che va in giro a parlare male di Napoli, gente che non ha alzato un dito per contenere il contagio. Questi soggetti vengono usati come ‘lo scemo del paese’ per parlare male di Napoli“.
Poi continua: “Dobbiamo intervenire prima che il contagio diventi incontrollabile. Prima che il problema scoppi, altrimenti è inutile. Sulla base di questa linea abbiano fatto una serie di cose, chiusura scuole, controllo per chi veniva dall’estero, chiuso mobilità fra province. Abbiamo fatto una scelta per salvarci e andremo avanti su questa linea. Il governo ha deciso altro, è una linea che non va bene, non è efficace. Era meglio la chiusura di un mese di tutto”. “Anche la didattica in presenza andava bloccata prima nelle scuole“.
I dati in Campania: “In Campania abbiamo 1600 ricoveri in degenza, mentre nelle terapie intensive sono 174, con un tasso di occupazione del 28-29 per cento. E abbiamo il tasso di mortalità più basso d’Italia fra le grandi regioni. Un 25esimo della Lombardia, un sesto del Piemonte, un settimo dell’Emilia, un quarto del Veneto. Per le degenze ordinarie, la Campania ha 29 degenti ogni centomila abitanti. Per le terapie intensive, abbiamo 2,8 ricoveri in terapia gni centomila abitanti. Per i decessi, 11 ogni centomila abitanti. Questi sono i dati. Ma non dobbiamo consolarci, anzi. Dobbiamo essere ancora più determinati sulla linea del rigore e del contenimento del contagio. Sugli ospedali, ieri avevamo 174 ricoveri in terapia intensiva su 600 posti letto: abbiamo raddoppiato i posti, non li attiviamo tutti ma quelli disponibili sono 600. Fra due mesi ne avremo 800. Per la degenza, abbiamo complessivamente fra pubblico e privato 3160 posti. Il personale sanitario sta facendo un lavoro straordinario e a tratti eroico”. E aggiunge: “Se si fosse vista a Napoli la scena di materassini a terra che ho visto in un ospedale torinese sarebbe venuta la fine del mondo. Ma noi siamo persone civili, non faremo mai sciacallaggio“.
Poi conclude: “Se ci comportiamo in modo irresponsabile, rischiamo di finire in zona rossa fra una settimana. A Napoli 1046 positivi, la gran parte asintomatici. Giugliano, 116 ed è una delle situazioni più preoccupanti. Arzano 24, Portici 57, Casoria 29, Pozzuoli 4,9 Caserta 65, Aversa 109, Somma Vesuviana 50, San Giorgio 45, Castellammare 48, Nola 57, Ercolano 48, Afragola 27, Torre del Greco 66, Salerno 56, Acerra 30, Marano 62, Marcianise 41, Melito 35, Ottaviano 50, Nocera inferiore 29, San Giuseppe Vesuviano 47, Scafati 22.
Con questi numeri – dice De Luca – rischiamo la zona non rossa, ma strarossa. Per questo rivolgo un appello ai sindaci dei comuni più grandi, bisogna ridurre del 50 cento la mobilità e fare atti di responsabilità. Possiamo chiedere di non andare a passeggio quando è inutile? Non mi pare un sacrificio enorme? O di indossare sempre le mascherine? Ai cittadini chiedo di essere rigorosi e comportarsi come se ci fosse il lockdown già adesso”.