“Sabato notte tra Napoli e Caserta avevamo tutte le ambulanze ferme con a bordo i pazienti in attesa di essere ricoverati nei reparti Covid degli ospedali, tutti pieni. Ciò non deve più accadere, per questo stiamo predisponendo tensostrutture al’esterno dei presidi ospedalieri, anche per decongestionare i pronto soccorso, che sono sotto forte stress”. E’ quanto afferma il direttore generale dell’Asl di Caserta, Ferdinando Russo,
il quale annuncia che a breve verranno montate “tensostrutture all’esterno degli ospedali di Marcianise e Aversa”, dove verranno accolti i malati di Covid in attesa che si liberi un posto nei vari reparti. In tal modo le ambulanze potranno svolgere un servizio più efficiente e veloce, venendo incontro alle tante richieste di soccorso che giungono dal territorio, e che spesso non possono essere soddisfatte proprio per l’intasamento del sistema ospedaliero. Ieri il sindaco di Lusciano, Nicola Esposito, ha denunciato che un cittadino malato di Coronavirus è morto in seguito ad un improvviso peggioramento, perché non è stato possibile ricoverarlo.
“Conosciamo criticità e disagi – dice Russo – i sindaci fanno bene ad alzare la voce, ma noi lavoriamo tutto il giorno con le risorse che abbiamo. Siamo a corto di medici, ed è quasi impossibile reperirli; per gli infermieri le cose vanno un po’ meglio, stiamo scorrendo una graduatoria di 3000 infermieri e piano piano stanno arrivando nuove unità”. Gli ospedali Asl riservati ai malati di coronavirus sono pieni: al Covid Hospital di Maddaloni sono 89 le persone ricoverate, quattro in più della capienza prevista, anche se alcuni pazienti dovrebbero essere dimessi; è piena la terapia intensiva (15 posti), la sub intensiva (30) e i posti per i ricoveri ordinari (40). Tutto occupato anche al Melorio di Santa Maria Capua Vetere, parzialmente riconvertito al Covid; presto anche l’ultimo piano del nosocomio verrà riservato ai malati di coronavirus. Altri posti-letto Covid saranno reperiti all’ospedale di San Felice a Cancello.