“Natale senza Amazon”, Greenpeace in difesa dei piccoli negozi sotto casa per favorire il commercio di prossimità a impatto zero.
Greenpeace ha deciso di promuovere l’iniziativa che si sta diffondendo in tutto il mondo a partire dalla Francia che mira a fare shopping nei negozi fisici che si possono trovare anche sotto casa evitando le compere sul web.
L’iniziativa si chiama “Un Natale senza Amazon” e da Greenpeace Italia spiegano che la petizione nata in Francia punta a privilegiare il commercio di prossimità, per motivi che sono diversi e trasversalmente condivisibili: la lotta alla disuguaglianza sociale, la necessità di un limite al trattamento fiscale privilegiato che spesso esiste a favore dei colossi, l’evidenza dello strapotere delle multinazionali che hanno risorse maggiori del PIL di alcuni Stati , l’impatto ambientale, la crisi climatica, lo sviluppo di un’economia davvero circolare.
Da Greenpeace Italia affermano:
“Non vi sembrano tutti buoni motivi per reinventare i nostri consumi e capire che non c’è bisogno di questo o quel partito per provare a passare un Natale senza Amazon?”
Tra le cause che generano il 60% di tutte le emissioni globali di gas serra c’è anche la nostra dipendenza dai consumi frenetici. Solo l’industria dell’abbigliamento delle calzature contribuisce oltre all’8% del totale dei gas serra globali.
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