Va avanti la programmazione della campagna di vaccinazione contro il Covid 19. Saranno circa 200mila i campani da vaccinare. Dovrebbe iniziare a fine gennaio. Si cercano di sciogliere i nodi più importanti: frigoriferi, stoccaggio e fasce da immunizzare. La campagna di vaccinazione darà la precedenza agli operatori sanitari, poi gli altri.
L’acquisto è stato definito in modalità unica e a livello centrale. La profilassi sarà attuata in fasi distinte: durante la prima saranno immunizzate con il vaccino messo a punto dalla Pfizer le fasce più a rischio contagio. Operatori sanitari, anziani. Il governo ha prenotato 3 milioni e 400mila dosi ma, tenendo presente che il vaccino Pfizer prevede un richiamo, quindi una seconda somministrazione, sarà inoculato a 1 milione 700 mila persone.
Ogni istituzione locale reclama un numero di dosi indispensabile alla protezione più ampia possibile. In Campania la quota stabilita per ora sarebbe quella di 200mila unità. Una quota da distribuire nelle cinque province, con quella di Napoli che assorbirà il 50 per cento delle dosi.
Ma il problema è che il farmaco va tenuto a -75 gradi. Poi una volta estratto e posto a temperatura ambiente, va iniettato entro 6 ore, pena l’inutilizzabilità. In Campania si dispone di due celle refrigeranti che potrebbero essere adatte, all’Istituto zooprofilattico di Portici e di Salerno. Ma poi ci sono anche i centri trasfusionali degli ospedali che hanno tecnologie con i requisiti necessari. Dell’approvvigionamento di altri tre frigo si starebbe occupando l’Asl Napoli 1.