Nella sua ormai settimanale diretta social il Presidente della Regione De Luca ha aggiornato la cittadinanza sulla situazione Covid-19. Afferma con sicurezza che l’Italia è all’avanguardia nel campo delle vaccinazioni: la Campania è nel processo di attrezzarsi, rifornendo con congelatori a -80 °C gli ospedali. Entro i primi 10 giorni di gennaio il personale compierà delle “esercitazioni generali” per il piano organizzativo.
De Luca: “Conclusasi l’aggressione politico-mediatica alla Campania”
Il Presidente continua a sostenere che la Campania è stata vittima, nello scorso mese e mezzo, di un’aggressione politico-mediatica. Questa sarebbe finalizzata a spostare l’attenzione politica dalle regioni del Nord in difficoltà – senza alibi – alla Campania e in particolare a Napoli: i dati riportati dai vari enti mediatici infatti sarebbero volutamente falsificati, mentre quelli accurati sono rintracciabili sul sito della regione.
Elenca dunque le varie deficienze della Campania, sia in termini finanziari (riceve, ad esempio, dal fondo sanitario nazionale 45 euro pro capite meno del Veneto, 40 in meno della Lombardia e 60 dell’Emilia Romagna. 30 in meno, invece, rispetto al Lazio) che in termini di risorse (16.000 medici in meno del Veneto che ha 1 milione di abitandi in meno, 15.000 meno dell’Emilia, 12.000 meno del Piemonte, 60.000 in meno della Lombardia). A seguito di una richiesta per 600 medici e 800 infermieri, dopo 3 bandi sono giunti in Campania 10 anestetisti, 85 medici generali e circa lo stesso numero di infermieri.
Dice inoltre che sono state diffuse fake news sulla mancanza di risorse negli Ospedali (fra cui la mancanza di calzari per i medici dell’Ospedale del Mare): “Chi si presenta a parlare col volto oscurato è un truffatore“.
Speculazione Politica sulle Zone Rosse
“Il Governo nazionale ha fatto errori clamorosi e ha causato divisione territoriale: Ci sono regioni che usciranno dal rosso con 4 o 5 volte i ricoveri in terapia intensiva che abbiamo in Campania“, afferma poi aprendo un altro capitolo. La zona rossa è un’operazione propagandistica a dire di De Luca, siccome – parafrasando – è rimasto aperto invariabilmente tutto fuorché i negozi d’abbigliamento e calzature in cui i contagi sono pressoché irrisori.
La percentuale di positivi è sotto il 10%, attorno al 9: questi sarebbero risultati di provvedimenti come la chiusura anticipata delle scuole, del filtro estivo per chi veniva dall’estero in estate, e di tutte le ordinanze locali. Non del governo nazionale. Alla regione va bene il rigore, ma dal sistema a zone è nata una speculazione politica ridicola.
“Bisogna tornare a parlare di lavoro ed economia”
Bisogna prepararsi al post covid. La Campania e l’Italia intera non possono perdere quest’opportunità: al consiglio regionale è stato già proposto un progetto in 5 punti per costituire:
- Un sistema industriale agricolo di avanguardia;
- La soluzione dei problemi strutturali e ambientali (monitoraggio e depurazione dell’ambiente, nuovi impianti idrici)
- Interventi di riqualificazione urbana per le grandi periferie;
- La “regione della solidarietà”: aiuti per le fasce deboli, agli anziani e ai disabili. Inoltre, un tentativo di dare risposta all’emergenza della grande crisi demografica;
- Il programma di informatizzazione e digitalizzazione della Regione, al fine di ottenere una sburocratizzazione radicale. Si partirà dalle attività relative ai permessi ambientali e urbanistici relativi ai settori produttivi;
Occorre usare i fondi europei al meglio: il presidente augura che la “manfrina” sulla spesa dei fondi al governo termini al più presto, ribadendo le intenzioni della Campania di usarle per progetti agricoli e di sviluppo. Ci sono altri contenziosi col governo: col ministro dell’economia, per i mutui fatti alla Campania per il sistema sanitario a tassi d’interesse “da usurai”, in anni in cui la Campania si è dimostrata “irresponsabile”
L’Italia, come il resto d’Europa, deve porsi i problemi di dotarsi di infrastrutture per sistemi di formazione e ricerca, della transizione energetica, di far fare un salto di qualità alla propria economia. Occorre unità nazionale in un periodo in cui bisogna parlare del futuro, quando le classi dirigenti non sono in grado di farlo.
Cosa si è fatto in Campania
Partono i lavori per il rinnovo della rete ferroviaria EAM (che dovrebbe passare in gestione allo stato per 120 milioni) e per la stazione di Salerno. A Napoli sono già stati realizzati 2 dei 10 obiettivi della campagna elettorale di Settembre: ieri è stato firmato a Roma un accordo per il centro storico. Palazzo Penne diventerà un centro di documentazione della trasformazione urbana, mentre sarà ristrutturato l’Ospedale dell’Annunziata.
A Salerno vanno avanti progetti strategici per realizzare la spiaggia Salerno-Pontecagnano, di 100 metri di profondità. Continuano i lavori su Piazza della Libertà, la “più bella piazza sul mare in Europa“, che sarà dotata anche di un parcheggio. A Caserta si è in attesa di permessi dal Ministero dei Beni Culturali per il litorale domizio, dovrebbero nel frattempo ripartire i lavori sul Policlinico, nonostante alcuni contenziosi col governo.
Fra Avellino e Benevento aprirà un polo di produzione autobus pienamente autonomo (produrrà carrozzerie e motori) di valore nazionale: dovrà collegarsi con altri poli produttivi nazionali. Inizieranno infine i lavori per la pista ciclabile nell’area del Parco del Vesuvio.
De Luca invita infine a essere rigorosi e responsabili. Avvisa che farà il necessario per contenere il focolaio nel Campo Rom a Scampia, ringraziando inoltre la città di Ariano Irpino in cui tredicimila cittadini hanno preso il test molecolare – facendo onore alla Campania. Ed esorta, per concludere, a essere sereni per il futuro data la possibilità di costruire qualcosa di migliore.
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