Caserta – Nonostante i numeri in calo, la sanità è in forte affanno.
Il personale è ridotto all’osso dai ripetuti contagi che si susseguono di giorno in giorno tra i medici, i quali combattono su un campo di battaglia con sempre meno dispositivi di protezione.
La denuncia arriva da angela Coretti, giovane infermiera che da 8 mesi vive lontana da casa per proteggere la sua famiglia dopo aver prestato servizio nell’Ospedale di Ariano Irpono durante la prima emergenza Regionale.
Oggi Angela è in servizio presso l’Ospedale di Maddaloni e per il 118 di Caserta. Queste le sue parole:
“C’è un problema di carenza di camici bianchi. All’inizio del turno ci comunicano se ci sarà o meno un medico sull’ambulanza. Se arriva il certificato di malattia, o assenza anche per un altro giustificato motivo, sul mezzo restano solo l’autista e un infermiere. E’ un problema soprattutto con i pazienti in codice rosso. Come facciamo noi infermieri a prenderci la responsabilità dell’intervento? “