Una giovane donna di 32 anni è morta dopo il parto nel tardo pomeriggio di ieri, nel campo rom di Secondigliano. A denunciare l’accaduto è stata l’associazione “Chi rom e chi no” che lotta per i diritti dei nomadi, che così scrive in merito attraverso un post su Facebook di cui verrà riportato di seguito un estratto: “Era in isolamento domiciliare per la zona rossa Covid nel campo rom di Secondigliano la mamma di 32 anni morta alcuni giorni dopo il parto prematuro. I suoi familiari volevano trasportarla in auto verso l’ospedale, ma sono stati fermati all’ingresso del campo. Adesso chiediamo sia fatta luce su eventuali ritardi”.
La donna, secondo quanto appreso, avrebbe accusato dei forti dolori qualche giorno dopo il parto cesareo, i familiari avrebbero tentato quindi di portarla in ospedale ma nel frattempo la donna sarebbe svenuta. Sul posto sarebbe intervenuto il personale medico del 118, che ha tentato di salvarla con la rianimazione sul posto e poi ne hanno disposto subito il trasferimento all’ospedale Antonio Cardarelli di Napoli. Ma è stato tutto inutile: la donna è deceduta.
La piccola, nata prematura dopo 8 mesi di gestazione, sarebbe fuori pericolo di vita ma ancora in incubatrice.
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