La giunta Dema colpita da un altro scossone: volano insulti a Palazzo San Giacomo tra Pollice e Giordano. Tensione a mille anche in vista del rimpasto.
Volano insulti a palazzo San Giacomo: la tensione è tesa da tempo tra gli uomini di Luigi de Magistris e ha raggiunto il picco massimo da quando l’ex pm ha incoronato Alessandra Clemente come proprio erede politico. L’area movimentista dell’assessora alla cultura Eleonora De Majo, il capogruppo dem Rosario Andreozzi e del presidente della terza municipalità Ivo Poggiani, si è sentita messa in disparte e non più al centro del progetto arancione. Tutte le contraddizioni erano destinate a esplodere con il voto sul bilancio ma così non è stato anche perché ieri pomeriggio è arrivato un forte scossone.
Egidio Giordano, leader del centro sociale Insurgencia, e assessore di Poggiani, ha fatto irruzione nell’ufficio del capo di gabinetto del comune, Ernesto Pollice, durante una riunione con i dirigenti dell’ente. Giordano avrebbe rinfacciato a Pollice decine di telefonate senza risposta, poca disponibilità al dialogo e sostanziale freddezza nei loro confronti. Pollice dal canto suo avrebbe risposto a tono invitando poi Giordano a uscire. Cinque minuti di tensione altissima con urla e qualche parola pesante. Solo poco prima aveva abbandonato lo stesso ufficio, la consigliera comunale Laura Bismuto, fedelissima della Clemente e dunque nemica giurata dell’ala radicale.
È probabile che prossimamente ci sarà anche un rimpasto della giunta, in vista soprattutto delle prossime elezioni. Non solo l’ala radicale ma anche gli altri alleati del sindaco in consiglio comunale scalpitano per avere un po’ di spazio in più in giunta: nel caso di Sinistra in Comune, il gruppo guidato da Mario Coppeto, rischia di perdere la poltrona di Monica Buonanno, assessora al lavoro; il gruppo Davvero (Stefano Buono e Marco Gaudini) potrebbe rientrare nel turnover in giunta raccogliendo la delega all’ambiente di Raffaele Del Giudice, sempre in bilico tra la conferma e le dimissioni. De Majo, Poggiani e Giordano temono che prima o poi de Magistris vada ad accordarsi con il centrosinistra e ritiri la candidatura della Clemente.
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