lunedì, Novembre 25, 2024
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Whirlpool Napoli: “Sulla nostra pelle”, il calendario 2021 dei lavoratori

I lavoratori della Whirlpool di Napoli ad aprile saranno licenziati. Presentato il loro calendario 2021: i proventi costituiranno un fondo per aiutarli.

Il licenziamento collettivo di 330 lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Napoli scatterà a inizio aprile. La conferma è arrivata martedì scorso, quando il gruppo durante il tavolo al ministero dello Sviluppo ha annunciato che fino ad allora chiederà la cig Covid. La produzione di lavatrici si è fermata lo scorso 31 ottobre e gli operai sono in attesa dell’annunciato piano di rilancio per evitare la chiusura del sito.

Intanto, allo stabilimento di via Argine 310 c’è stato un evento solidale di beneficenza per alimentare ​il Fondo di resistenza dei dipendenti Whirlpool Napoli. In diretta streaming sulla pagina Facebook del CRAL Whirlpool, è stato presentato il calendario 2021 dei lavoratori del gruppo, intitolato ​”Sulla nostra pelle”, che ripercorre i venti mesi di lotta.

Hanno partecipato istituzioni, forze politiche, sindacati, la segretaria generale Fiom-Cgil Francesca Re David, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, il segretario generale Cisl Annamaria Furlan e il segretario generale Uil Pierpaolo Bombardieri ma anche artisti, associazioni e rappresentanti della società civile: da Alessandro Siani ad Ascanio Celestini, Gad Lerner, Sergio Castellitto, Riccardo Iacona, Tosca Donati, Fortunato Cerlino, Vauro Senesi, Caparezza e molti altri.

Sono intervenuti, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il senatore Sandro Ruotolo, Don Luigi Ciotti, il Cardinale Crescenzio Sepe, Ilaria Cucchi e Fabio Anselmo. Il ricavato della vendita delle prime tre copie del calendario, messe all’asta dall’attore Michele Caputo, sarà destinato a​​l​ fondo che sostiene la vertenza dei lavoratori.

Francesca Re David durante l’evento ha detto:

“La vertenza Whirlpool è proprio la dimostrazione concreta di come nel nostro Paese le fabbriche le tengono aperte le lavoratrici e i lavoratori”.

E ha aggiunto:

“Sono le lavoratrici e i lavoratori che difendono il territorio e la ricchezza industriale di questo Paese contro lo strapotere delle multinazionali che ormai da anni decidono quello che meglio credono secondo logiche che rispondono al profitto e alla finanza e contro un Governo che è incapace di difendere le politiche industriali e gli accordi che vengono fatti. La vicenda Whirlpool nasce da un accordo sindacale in sede ministeriale. Il Governo ha dato alla multinazionale molte risorse per ristrutturare e rafforzare l’industria dell’elettrodomestico. Dopo pochi mesi Whirlpool ha considerato carta straccia quell’accordo e ha pensato a maggio del 2019 di chiudere in due mesi lo stabilimento di Napoli”.

Ha concluso:

“Se siamo ancora qui lo dobbiamo alle lavoratrici e ai lavoratori della Whirlpool che si sono opposti all’arroganza della multinazionale perché gli accordi vanno rispettati e il valore del lavoro e della produzione industriale vanno difesi, come anche va difesa la dignità loro e di tutti noi”.

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