Dopo l’aggressione di Gianni, il rider 50enne a cui è stato rubato il motorino a calata Capodichino, una grande solidarietà si è mossa in rete. Attraverso una raccolta fondi promossa sul web, a cui avrebbe partecipato con una grande donazione anche il centrocampista della Lazio Mohamed Fares, è stata raccolta più della somma prestabilita, circa 11.000 euro.
Gianni si era fatto avanti ai microfoni di Gianni Simioli a Radio Marte, dopo la grande indignazione provocata dal video che ha spopolato in rete. Aveva raccontato i momenti della rapina e ringraziato per i tanti messaggi di solidarietà. Poi, ha raccontato di aver perso il lavoro anni fa, faceva il macellaio all’Auchan, e di aver dovuto reinventarsi come rider.
La sera della rapina, come raccontato da lui stesso, aveva appena fatto una consegna nei pressi di via Janfolla e poi aveva percorso il corso Secondigliano, prima di imboccare calata Capodichino. “Mi hanno bloccato dopo il ponte dell’Asse Mediano. Erano tutti ragazzini, tutti ventenni. Non parlavano, mi dicevano solo di lasciare lo scooter”. Il rider ha poi continuato a lavorare facendosi prestare una macchina, dopo l’aggressione.
Gianni ha fatto di tutto per non cedere lo scooter, ma alla fine ha dovuto arrendersi. Lo hanno accerchiato in sei e lo hanno aggredito, speronando prima il suo scooter con il loro e poi, una volta a terra, colpendo le stesse gambe del rider, col rischio di investirlo. “Ho dolori ovunque, ho preso calci ovunque” confessa, dicendo di essere pieno di lividi, soprattutto sulle gambe.