venerdì, Novembre 22, 2024
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Ritrovato a Napoli il “Salvator mundi”, dipinto disperso di scuola leonardesca

Napoli, risolto un caso da intrigo internazionale: ritrovato il “Salvator mundi”, dipinto disperso di scuola leonardesca.

Dipinto maggior valore“: scrivendo queste tre semplici parole sui motori di ricerca, il primo risultato è il Salvator Mundi. L’olio su tavola, attribuito a Leonardo Da Vinci, raffigura Cristo benedicente ed è il quadro più costoso della storia, venduto per più di 450 milioni di dollari. Il Salvator Mundi è però un vero e proprio caso da intrigo internazionale.

Nel 2017, il miliardario Dmitry Rybolovlev lo aveva venduto al Louvre di Abu Dhabi (museo d’arte degli Emirati Arabi), tramite la casa d’asta Christie’s. L’opera avrebbe dovuto partecipare ad una mostra al museo arabo già a fine 2018, ma non vi era traccia della sua presenza in nessun evento. Infatti nel 2019, quando il Louvre di Parigi ha richiesto il dipinto per l’allestimento di una mostra per i 500 anni dalla morte di Leonardo, il quadro non è stato rintracciato.

Quando hanno reso nota la notizia della sparizione del Salvator Mundi, Dianne Modestini, restauratrice del dipinto, dichiarò al New York Times:

«È tragico privare gli amanti dell’arte e tutti quelli che sono stati toccati da questa immagine di un capolavoro di tale rarità. Lo trovo profondamente ingiusto».

Il ritrovamento del Salvator Mundi di Napoli

Il capoluogo partenopeo aveva la fortuna di custodire una delle 20 riproduzioni di scuola leonardesca del prezioso dipinto. Una di esse era infatti custodita presso il museo “DOMA” della Basilica di San Domenico Maggiore di Napoli.

Il Salvator Mundi custodito a Napoli risale probabilmente alla prima metà del ‘500. L’autore dell’opera di scuola leonardesca pare sia stato Giacomo Alibrandi, pittore messinese che frequentò Giorgione. Come il prezioso originale, anche la straordinaria riproduzione dell’ Alibrandi ha una storia travagliata.

Il dipinto era stato trafugato qualche anno fa dalla cappella Muscettola nella chiesa di San Domenico Maggiore ed è stato ritrovato solo sabato. Gli agenti della Sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile, durante un’attività d’indagine, hanno trovato il dipinto, nascosto in una camera di un appartamento di via Strada Provinciale delle Brecce.

Inoltre gli agenti hanno fermato il proprietario dell’appartamento, un napoletano di 36 anni incensurato, rintracciato poco distante dall’abitazione. Ora l’uomo è in stato di fermo con l’accusa di ricettazione, ma ha affermato di non essere a conoscenza del fatto che l’opera era stata trafugata.

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