Riparte oggi in Campania la didattica in presenza per le scuole medie, ma i genitori e i sindacati protestano: «sì alla DAD».
Scuola in presenza o a distanza? Ormai è una questione su cui non si riesce mai a mettere d’accordo tutti. Dopo la sentenza del TAR, tra proteste e numerose incertezze, oggi in Campania riparte la didattica in presenza per le scuole secondarie di primo grado. Anche stavolta però non mancano le manifestazioni di chi dice “sì” alla didattica a distanza.
In attesa del rientro in classe anche delle scuole superiori, molti genitori e professori hanno infatti protestato fuori l’Ufficio Scolastico Regionale di Napoli (così come è accaduto in altre 24 città d’Italia). Le proteste però non si scagliano contro la didattica in presenza in generale, ma contro la mancata organizzazione delle scuole. Solo con il ritorno in classe dei bambini della scuola primaria, erano evidenti gli assembramenti fuori le scuole o nei mezzi di trasporto.
Il comitato “Sì-DAD“, che conta ormai 300.000 iscritti, è infatti nato su facebook a partire dallo slogan “tuteliamo i nostri figli“. Inoltre, numerose scuole di Napoli hanno aderito allo sciopero studentesco previsto per oggi, 25 gennaio: “Vogliamo certezza, rientro in sicurezza!“.
Nelle ultime settimane in effetti, si è parlato di due casi di vere e proprie scuole-focolaio in Campania: una a Napoli nel quartiere Fuorigrotta e una ad Acerra (NA). Dopo i dovuti accertamenti, la situazione sembra comunque sotto controllo (per maggiori informazioni clicca qui).
Dunque, tenendo sempre sotto controllo l’andamento dei dati epidemiologici della Regione Campania, le scuole superiori dovrebbero ripartire con la didattica in presenza (tra il 50 e il 75%) a partire da lunedì 1 febbraio. Si spera solo in una maggiore organizzazione e una maggiore responsabilità da parte di tutti per il rispetto delle regole e per evitare assembramenti.
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