Cosa deve fare un allenatore per poter essere esonerato? Quanta altra fiducia bisognerà ancora concedere ad un tecnico che dall’inizio della stagione non ha ancora dato una vera identità a questa squadra? Quanto ancora bisognerà aspettare per dare una sterzata vera alla stagione prima che sia troppo tardi?
Questo Napoli non convince e mai lo ha fatto. Eccezion fatta per il periodo pre-lockdown e quello immediatamente post.
La formazione azzurra ha sempre mostrato numerosi limiti:
– Difficoltà in zona goal: sebbene gli azzurri vantino il terzo miglior attacco del campionato, la media goal, tolti alcuni exploit, è di appena 1 goal a partita. Molto poco per poter ambire a posizioni di vertice. A goleade pressoché inutili si alternano partite in cui si ha difficoltà a trovare la via della rete;
– Zero idee in fase offensiva: possesso palla sterile e continui passaggi all’indietro verso il portiere. Gli unici schemi offensivi appaiono essere l’1 vs 1 di Lozano e qualche invenzione di Insigne;
– Poca continuità: la formazione partenopea, dall’arrivo di Gattuso, non è mai riuscita a vincere 3 partite di fila in campionato, collezionando il 30% di sconfitte sul totale dei match disputati. Improbabile raggiungere la zona Champions con numeri del genere;
– Incapacità di leggere le partite e cambiare modo di giocare in corso d’opera: anche questa volta, come accaduto in diverse altre occasioni, Rino Gattuso è stato sbranato ed imbrigliato tatticamente dall’allenatore avversario;
– Troppi equivoci tattici: qual è la posizione più congeniale per Ruiz? Titolare nella roja e tra i peggiori del Napoli. Qual è il ruolo di Elmas? Perché Ghoulam, che in settimana ha sostenuto di essere fisicamente al 100%, continua a fare panchina ed a lui e Mario Rui si preferisce un terzino fuori ruolo? Tanti, troppi dubbi che questo allenatore porta con sé da inizio anno.
E non bastano le assenze di Osimhen e Mertens a giustificare lo scempio al quale i tifosi del Napoli sono costretti ad assistere ormai da mesi. La rosa del Napoli ha certamente qualche limite (chi parlava di scudetto ha forse peccato di superficialità e pressappochismo) ma è certamente un organico che può rientrare nelle prime quattro posizioni del campionato.
Tolti i super roster di Juventus ed Inter poche altre compagini possono vantare tanta qualità e tanta profondità nella rosa, con la differenza che nelle altre squadre è ben evidente la mano del tecnico, la quale riesce a coprire ed a sopperire ad alcuni deficit di organico.
Un appunto va fatto, poi, alla società, in particolare ad Aurelio De Larentiis. A questa squadra serve come il pane qualche rinforzo: in primis un terzino e poi qualcuno in mezzo al campo. Non è forse giunta l’ora di adoperarsi in tal senso, viste anche le ultime cessioni?
Ed ancora: non è il caso di mettere in discussione l’operato di Giuntoli che in quasi 6 anni ha depauperato circa 300 milioni di investimento acquistando per lo più calciatori inutili e non funzionali al progetto?
Da qualche anno a questo società manca una gestione ed una programmazione seria proiettata verso il futuro. Tutto sembra ridursi, ormai, ad una mera improvvisazione.
È giunta l’ora di decisioni drastiche, in tutti i sensi.