Arrivano in anticipo in Italia, già da domani, le prime 249.600 dosi del vaccino AstraZeneca. Le dosi saranno poi stoccate nell’hub di Pratica di Mare e nei giorni successivi, salvo imprevisti, saranno distribuite nei centri di somministrazione nelle varie regioni.
Inizialmente era previsto che le dosi arrivassero in Italia il prossimo 15 febbraio.
E’ prevista martedì, salvo imprevisti, l’inizio della campagna di vaccinazione degli under 55 con le dosi di AstraZeneca.
Il vaccino arriverà per la prima volta domani in Italia e lunedì prossimo dovrebbe essere completata la distribuzione nei 293 centri di somministrazione.
Martedì – a quanto si apprende – le dosi dovrebbero già essere disponibili per le somministrazioni.
Il piano vaccinale messo a punto con le regioni e le province “funziona a pieno ritmo”.
Lo ha detto il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri confermando che domani arriveranno le prime dosi del vaccino di Astrazenaca.
Entro marzo “potremmo avvicinarci alla vaccinazione di 7 milioni di italiani”. Lo ha detto il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri sottolineando che “è quello che si può fare” visto che nel primo trimestre l’Italia avrà il 50% delle dosi di vaccino che erano inizialmente previste. “A gennaio abbiamo ricevuto 2,3 milioni di dosi, a febbraio ne avremo, se le previsioni saranno rispettate e noi confidiamo in questo, ne riceveremo 4,2 e a marzo 8,2 milioni. In totale avremo nel primo trimestre 14,7 milioni di dosi – ha concluso Arcuri – quando ne avremmo dovute avere 28 milioni”.
In Italia ci sono 293 punti di destinazione dei vaccini. Le somministrazioni avverranno poi anche in altre strutture, come le residenze per anziani, e quando tutti gli anziani si saranno vaccinati nei 1.300 punti di somministrazioe inizialmente previsti, questi smetteranno di essere utilizzati e se ne aggiungeranno progressivamente altri decisi dalle regioni. A questi si aggiungeranno anche le primule”, ha aggiunto Arcuri.
“Ci sono facilities italiane che sarebbero capaci di aumentare le quantità di vaccini prodotti, la discussione è in corso a livello europeo auspichiamo che vada a buon fine. In quel caso saremo pronti a mettere a disposizione gli stabilimenti italiani”. Lo ha detto il commmissario per l’Emergenza, Domenico Arcuri. “L’Italia insieme a qualche altro Paese Ue ha promosso questa istanza in seno alla Commissione a causa della sarsità di dosi. So che c’è un lavoro istruttorio in corso da parte dell’Ue, ma non è una cosa sempilice. C’è bisogno che i produttori siano d’accordo”, ha aggiunto.